Lavorare & Produrre

LE IENE: E' CENSURA!


 Abroghiamo  la legge sulla privacy, rilancio la mia proposta di un referendum per cancellare questa palla al piede!
E' scandaloso che l'Autority, per non saper nè leggere nè scrivere, abbia imposto la "censura" sull'informazione, circa un fatto di costume o di mal costume, a seconda di come la si vede!
 I nostri parlamentari sfiffano, non può che fargli bene cercare di stimolare le scarse
 celule grige, tanto il cervello ha ampio spazio entro la voluminosa scatola cranica! Lo dimostrerebbe il servizio, questo si feroce, con volti, nomi e cognomi dei parlamentari intervistati, per testare le loro capapacità di partecipare ad un quiz per bambini dell'asilo! Vendetta, tremenda
 vendetta delle IENE!Gli intervistati non sanno chi sia Nelson Mandela,
il più saputo l'ha denifito politico sudamericano, ma in compenso non conoscono il Venezuelano
 Ugo Chiavez! La  base cubana
 di Guantanamo
 è confusa con il carcere irakeno di Abu Ghraib!
 Cos'è il Darfur, dov'è?
 Poveretti, non sono aggiornati......Potessimo almeno dire che è un problema di chi li ha votati! Il guaio  è che questi Soloni ci sono stati imposti dalle direzioni dei partiti! Ridateci le preferenze e pubblicate il QI dei candidati!
E poi che si impasticchino  pure per capire quel che fanno! I nostri destini sono nelle loro mani!
http://www.affaritaliani.it Test droga in Parlamento
 Il Garante per la Privacy blocca le Iene. L’Authority decide lo stop al servizio previsto nella puntata di stasera, nel quale si mostravano i risultati del "drug wipe": su 50 deputati uno su tre ha usato cannabis o coca. Gli autori: "Mai violata la privacy di nessuno". Caro Garante, faccela vedé Solitamente assopita quando si tratta di comuni cittadini, l’Authorithy per la privacy si é svegliata di soprassalto alla notizia del servizio delle Iene sull’uso di droga da parte dei parlamentari. I ‘men in black’ di Italia 1 hanno trovato positivi 16 tra deputati e senatori su 50 al drug wipe, il test che si fa raccogliendo il sudore con un tampone. Trattandosi di parlamentari, pavlovianamente é scattata la censura, perché in Italia é lecito sputtanare tutti, persino Lapo Elkann, ma non permettetevi di toccare una classe politica che si vuole più inviolabile dei mandarini cinesi. Quelli delle Iene, oltre ad essere tra i pochi in tv a praticare giornalismo investigativo occupandosi di faccende spesso interessanti (laddove i tg indugiano sugli allarmi maltempo e sui controesodi), non sono nuovi a inchieste simili, avendo già ampiamente documentato i consumi di droga tra i giovani, la facilità con cui si trova la cocaina in strada, o il largo consumo di canne nel mondo dello spettacolo. In quei casi l’Authority russava beatamente. Tra l’altro, e senza togliere meriti alle Iene, il servizio mostra senza ipocrisie ció che a lume di naso sapevamo già e cioé che diversi politici sniffano e si fanno le canne (ricordate la coca consegnata a Colombo e Micciché?). Dopotutto i parlamentari rappresentano il paese anche nei suoi vizi. Non é solo per tutelare la libertà d’informazione che chiediamo che il servizio vada in onda. Quei parlamentari sono gli stessi che varano le leggi sugli stupefacenti: interessa sapere se vi è scarto tra la severità esibita in pubblico e i comportamenti privati. Onorevoli, 1 su 3 si droga
Un onorevole su tre fa uso di stupefacenti, prevalentemente cannabisma anche cocainaè il risultato di un test eseguito, a loro insaputa su cinquanta deputati dalle Iene, che ne proporranno i risultati nella prima puntata della nuova serie del programma,in onda martedì 10 ottobre alle ore 21 su Italia Uno.Il test eseguito con uno stratagemma è il drug wipe, un tamponefrontale che, spiega Davide Parenti, capo-autore del programma,“ha una percentuale di infallibilità del 100%”. Il 32%di questo il 24% degli ‘intervistati’ è risultato positivo: (dodici persone) alla cannabis, e l’8% (quattro persone) alla cocaina.Naturalmente nel servizio-inchiesta non si riconosceranno ivolti dei deputati sottoposti al test.Test antidroga per i parlamentari
E’ la proposta di Casini: “Gli italiani hanno il diritto di sapere”“Test obbligatorio antidroga per tutti i parlamentari”. E' la proposta di Pierferdinando Casini Prodi fa paura agli italiani   <a title="Prodi fa paura agli italiani La CdL ha superato l'Unione" style="CLEAR: both" href="http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/amadorianalisielezioni1010.html">
 La CdL ha superato l'Unione "C'è stato un trauma da Finanziaria. Una cura da cavallo che ha spaventato l'opinione pubblica e che ha dato il colpo di grazia al Centrosinistra". Così Alessandro Amadori (Coesis) spiega ad Affari il risultato della sua ultima ricerca, che mostra il sorpasso della CdL sull'Unione: 50 a 48%. Crolla la fiducia nel governo. Guarda le tabelle con tutti i risultati. IL SONDAGGIOEffetto Finanziaria/ Amadori (Coesis) ad Affari: CdL 50%, Unione 48Martedí 10.10.2006 17:09SONDAGGIO 1/Chi voteresti?SONDAGGIO 2/ Il giudizio sul governo?dopo la vicenda del servizio delle Iene che aveva svelato la positività di un parlamentare su tre a un test antidroga: “Gli italiani hanno il diritto di sapere se i politici che hanno eletto sono oppure no tossicodipendenti”. Esplode il dibattito: molti sì e pochi distinguo nel forum su www.affaritaliani.it. Intanto il Garante per la Privacy ha chiesto a R.T.I. la registrazione della puntata sull’uso di droghe effettuato sui nella quale è stato trasmesso un servizio riguardante un test frequentatori di una discoteca."Negli ultimi giorni c'è stato un trauma da Finanziaria. Già l'indulto, provvedimento non gradito agli italiani, aveva dato la prima botta. Ora la manovra economica ha dato il colpo di grazia al Centrosinistra". Con queste parole il sociologo Alessandro Amadori, fondatore dell'Istituto Coesis Reaserch, spiega ad Affari il risultato della sua ultima ricerca, che mostra il sorpasso della Casa delle Libertà sull'Unione: 50 a 48%. "La Finanziaria del governo Prodi - sottolinea - è stata vista dai cittadini come un provvedimento punitivo sui consumi e sui redditi. Una sorta di cura da cavallo che ha spaventato l'opinione pubblica". Dalla metanalisi elaborata da Coesis sui dati degli istituti Ekma, Gfk-Eurisko, IPR, Ipsos Italia e Ispo, che Affari pubblica integralmente, emerge anche il crollo della fiducia nell'esecutivo. A settembre-ottobre l'opinione degli italiani sul governo risulta "negativa" per il 53% (31 a luglio), "positiva" soltanto per il 41%, dal 44 di tre mesi fa. Tra i singoli ministri, il più amato si conferma il responsabile del dicastero degli Esteri, Massimo D'Alema, con il 47%. Ultimo posto per il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, fermo al 23%.
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