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COREA ATOMICA!


  Nucleare in Corea, Bush: sazioni ma non attaccheremoPyongyang minaccia il GiapponeDubbi sulla realizzazione di un nuovo esperimento atomico, ma Seul smetisce. Ma la Corea del Nord avverte: se saranno applicate sanzioni contro di noi sarà una dichiarazione di guerra e che reagiremo di conseguenza.
George W. Bush minaccia sazioni, ma gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di attaccare. Kofi Annan: «Stati Uniti e Corea del Nord dovrebbero parlare».
 Non uno ma due test atomici. La tv nipponica Nhk ha rivelato che dopo l´esperimento nucleare di lunedì scorso la Corea del Nord ne avrebbe realizzato un secondo, un sospetto che viene avvalorato dal ministro degli esteri di Tokyo Taro Aso, ma smentito da Seul. Per il governo della confinante Corea del Sud non sarebbe stata segnalata alcuna attività sismica che possa far pensare a una esplosione atomica. Mentre da Pyongyang giungono ancora nuove minacce alla comunità internazionale, il presidente americano George W. Bush ha ribadito che gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di attaccare la Corea del Nord. Il governo nordcoreano ha avvertito che l'imposizione di sanzioni contro il Paese sarà considerata come una dichiarazione di guerra, e che reagirà di conseguenza. «Se gli Stati Uniti continueranno a tormentarci e se aumenteranno le pressioni, noi riterremo ciò una dichiarazione di guerra e assumeremo una serie di provvedimenti concreti equivalenti», afferma un comunicato ufficiale del ministero degli Esteri diffuso dall'agenzia di stampa Kcna, la prima dichiarazione ufficiale dall'esperimento nucleare di lunedì. «Noi siamo stati costretti a dimostrare di possedere armi nucleari per prevenire la crescente minaccia di guerra degli Stati Uniti e proteggere la nostra sovranità e sopravvivenza. Siamo pronti sia al dialogo sia al confronto», afferma ancora il comunicato. E il numero due del regime nordcoreano, Kim Yong Nam,
 in una intervista all'agenzia di stampa giapponese Kyodo, ha detto che ci saranno altri test atomici se l'amministrazione americana non muterà il suo «atteggiamento ostile». In un'altra intervista per e-mail di Kim Myong Chol, considerato dalla stampa internazionale il «portavoce non ufficiale» del leader nordocreano Kim Jong Il, il leader vagheggia l'antico regno coreano di Koguryo che riuniva le due Coree e il Giappone e minaccia: «Le ispezioni delle navi e degli aerei nordcoreani e l'embargo alla Corea del Nord porterebbero ad attacchi nucleari sul Giappone.
 Tre missili nucleari basterebbero a devastare l'Arcipelago giapponese». Ma il presidente americano Bush, parlando in conferenza stampa, ha ribadito quanto detto dal suo segretario di Stato Condoleezza Rice: «Non abbiamo alcuna intenzione di attaccare la Corea del Nord. Stiamo lavorando per una dura risoluzione nell'ambito delle Nazioni Unite. Pyongyang deve essere colpevole delle conseguenze delle proprie azioni». «Stiamo ancora valutando la veridicità del test nucleare della Corea del Nord - ha proseguito Bush. Ma la stessa affermazione di averlo compiuto da parte di Pyongyang è una seria minaccia. Sono necessarie serie ripercussioni nei confronti della Corea del Nord». Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha commentato per la prima volta la crisi nucleare in corso, affermando che «il test atomico della Corea del Nord ha aggravato ulteriormente una situazione già estremamente difficile. Sono convinto che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu risponderà con fermezza a questa azione». «Ho sempre ritenuto che bisogna parlare con le parti delle quali vogliamo cambiare il comportamento, il cui comportamento vogliamo influenzare, e da questo punto di vista penso che Stati Uniti e Corea del Nord dovrebbero parlare», ha detto Annan ai giornalisti che gli chiedevano se riteneva che gli Stati Uniti dovessero avere colloqui bilaterali con Pyongyang. E Da Bruxelles, l'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Javier Solana, parlando di fronte alla sessione plenaria del Parlamento europeo, ha insistito che è necessario risolvere la crisi attraverso lo strumento della diplomazia. Solana ha elogiato il comportamento della comunità internazionale e dei Paesi della regione, giudicato «responsabile e sereno», auspicando l'adozione
 da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di una risoluzione «chiara, dura ed efficace». Eventuali sanzioni - ha aggiunto - dovranno «impedire la proliferazione nucleare». Continua a salire dunque la tensione nella regione. Oggi il Giappone ha deciso oggi di imporre il bando su tutte le importazioni dalla Corea del Nord. Tokyo ha inoltre confermato il divieto di attracco in tutti i porti nazionali per le imbarcazioni di Pyongyang e quello d'ingresso nel Paese per i cittadini nordcoreani, con limitate eccezioni. Secondo il primo ministro giapponese Shinzo Abe queste misure serviranno a «preservare la pace». La Corea del Sud ha sospeso temporaneamente l'invio degli aiuti d'emergenza alla Corea del Nord e ha fatto sapere invece che sta facendo in modo di farsi trovare pronta in caso di conflitto atomico; e in una insolita critica al regime comunista, il presidente sudcoreano
 Roh Moo-hyun ha anche detto che le affermazioni di Pyongyang, che sostiene di essere sotto minaccia, sono ingigantite e infondate. Anche il Giappone potrebbe decretare l'embargo dai porti nazionali di tutte le navi nordcoreane e anche sanzioni nazionali da imporre a Pyongyang.Pubblicato il: 11.10.06 L'UNITA' on line
Raid israeliano a Gaza, cinque palestinesi uccisi
Cinque palestinesi sono stati uccisi giovedì mattina all'alba sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza nei pressi della città di Khan Younis durante un'operazione condotta dai soldati appoggiati dagli elicotteri nel villaggio di Abassan. Tra questi, tre militanti e due passanti, tra cui un ragazzo. Testimoni e medici hanno riferito che i soldati appoggiati da elicotteri militari sono entrati nel villaggio di Abassan nella notte. «Si tratta di un'area utilizzata per scavare gallerie ed altre infrastrutture utilizzate dai gruppi terroristici», ha dichiarato un portavoce dell'esercito sostenendo che la sparatoria è iniziata con un attacco dei palestinesi di fronte all'incursione israeliana.
Ieri i morti erano stati tre a Nablus, nel nord della Cisgiordania, e Gaza. O meglio uno vicino al valico di Erez e l'altro durante un "pattuglione" nei campi profughi di al Ain e di Balata. A Nablus ieri gli uomini delle Brigate Martiri di Al Aqsa,m cioè di Fatah, hanno alla fine liberato uno studente americano rapito da un fantomatico gruppo palestinese Ansar Assuna. Ieri il quotidiano progressista israeliano Haaretz riporta in prima pagina nell'edizione di oggi un ampio riferimento al documentario
 di RaiNews 24 su Gaza dal titolo «Ferite inspiegabili e nuove armi» che sarà presentato oggi a Roma . In un articolo a firma di Meron Rapoport, si legge: «Tv italiana: Israele ha utilizzato un nuovo prototipo di arma nella Striscia di Gaza». Haaretz riferisce che da un'inchiesta condotta dall'emittente televisiva italiana risulterebbe che «Israele ha utilizzato un'arma sperimentale nella Striscia di Gaza nei mesi recenti,causando in modo particolare serie ferite fisiche, come l'amputazione di arti e importanti bruciature». Secondo quanto si legge, l'arma in questione sarebbe «simile» a quella sviluppata dalle forze armate Usa, conosciuta come "Dime" (sigla di Dense Inert Metal Esplosive), un'arma sganciata dai Drone, aerei teleguidati, che sparge polvere di tungsteno caricata di energia, capace di causare potenti e letali esplosioni con una ridottissima quantità di radiazioni. Il documentario italiano, sottolinea Haaretz, si basa su racconti di testimoni oculari e fonti mediche nella Striscia di Gaza che avevano segnalto numerose persone con strane e gravi ferite agli arti inferiori. RaiNews 24 è stata protagonista di un'altra inchiesta che ha fatto molto discutere,
 quella sul ricorso ad armi al fosforo bianco nell'area di Fallujah, in Iraq.Pubblicato il: 11.10.06 L'UNITA' on line