Lavorare & Produrre

DICO & LIBERTA'


  Parlavo con l'amico Franco Malagrinò, anche lui Socialista, ex Presidente del quartiere Savena, anche se oggi vicino o aderente ai Ds. Tema il futuribile Partito Democratico e le attuali tornate congressuali, argomento il deficit di vero riformismo e di concezione libertaria che caratterizzava e caratterizza la cultura Socialista! Esempio la Famiglia: d'accordo sul fatto che non serve  una legge per ogni cosa, non servono DICO o PAX per regolare i rapporti tra persone che si amano, bastano un testamento, una polizza assicurativa, cointestare un bene.... per concretizzare una LIBERA SCELTA. Basta dare concretezza allo stare bene e LIBERAMENTE insieme, bastano gli strumenti civili a disposizione. La reversibilità della pensione: riguarda la legge che la regola, deve valere il diritto del convivente? Giusto allora é civile e libertario che si equipari all'assicurazione vita dove é il "titolare" a destinarne l'erogazione a moglie, figlio, perché no amante, dopo la sua morte. Lui, che convive da vent'anni con Barbara, con un ragazzino ormai grande, domanda a me: "perché dovrei mandare a mia "moglie" una burocratica ed umiliante raccomandata?" HA RAGIONE!FG
DICO /CAFFARRA"E' l'abolizionedell'uomo"Le parole del Cardinale sono rilanciate oggi dall'Agenzia dei Vescovi. Il porporato: "L'uomo non deve arrivare a credere di non essere più capace di scelte definitive"
Bologna, 15 marzo 2007 . - "Noi diciamo di non mettersi su questa strada perche' il vero rischio che corriamo e' 'l'abolizione' dell'uomo ". Lo ha detto ieri sera, a Catanzaro, il Cardinal Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, parlando dei Dico a margine del secondo convegno nazionale del Movimento apostolico, nato nel capoluogo calabrese il 3 novembre del 1979 su iniziativa di una laica, Maria Marino ed oggi riconosciuto dalla Conferenza episcopale calabra. Le parole del Cardinale sono rilanciate oggi dall'Agenzia dei Vescovi, il Sir. "La Chiesa- ha aggiunto il porporato- si sta prendendo cura dell'uomo. Bisogna fare in modo di non permettere che si riesca a convincere l'uomo che non e' piu' capace di scelte definitive, di fare della sua vita un dono, di porsi in un rapporto con gli altri non solo per unamera contrattazione tra egoismi opposti". E "quando e' in questione l'umanita' della persona umana- ha concluso- non ci possono essere compromessi; il dialogo, altrimenti, si trasformerebbe in connivenza".