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La luce del ventunesimo secolo


LED... tutti ne parlano, tutti ormai li usano per illuminare perché rispetto alle lampadine tradizionali ad incandescenza hanno una durata molto maggiore (stimata in circa 100.000 ore contro le 1000 delle lampadine tradizionali e le 10.000 di quelle a fluorescenza. Un notevole risparmio per l'ambiente, sia per la minor quantità di rifiuti, sia per la capaictà di illuminare di questi dispositivi, che a parità di potenza dissipata è molto maggiore delle lampade a filamento che avevano rivoluzionato il modo di illuminare del secolo scorso.LED... cosa significa? Questa parola è l'acronimo di Ligh Emitting Diode, dispositivi in grado di tirare fuori luce da alcuni materiali (tra cui i semiconduttori, i materiali di cui sono fatti i circuiti integrati dei computer) in modo energeticamente favorevole.La combinazione di luce verde, rossa e blu dei LED ha permesso di ottenere la luce bianca, e dunque l'impiego di questi dispositivi per l'illuminazione su larga scala. Il Nobel per la fisica quest'anno è stato assegnato, proprio per le ricerche sulla luce blu dei LED, a tre scienziati, due giapponesi ed un americano. Si tratta di Isamu Akasaki, 85 anni, dell'università di Nagoya, in Giappone, Hiroshi Hamano, della stessa università giapponese, e Shuij Nakamura, ora cittadino americano, che lavora all'università di Santa Barbara.La fondazione Nobel scrive: "Come le lampade a bulbo hanno illuminato il 20mo secolo, i LEd saranno la luce del ventunesimo secolo"; pensiamo che un quarto dell'energia elettrica dissipata nel mondo serve per l'illuminazione, quindi un risparmio su questa quota di energia ha un impatto notevole sull'economia mondiale e sulle risprse del pianeta. Inoltre, questa tecnologia per illuminare a basso costo e ad alto rendimento può essere utilizzata con successo nei paesi dove l'alto costo dell'energia elettrica tiene intere popolazioni al buio: per far funzionare i LED basta anche l'energia del solare...Davvero questi tre fisici hanno illuminato il mondo, con la loro luce...Buonanotte! Marion
(di ansa.it)