Questa foto l'ho scattata dietro casa mia, in un giorno nel quale l'afa insopportabile di questo luglio accaldato era stata, se vogliamo, ingigantita, da un temporale maestoso, di quelli che con il rombo dei tuoni squassano l'aria immobile dell'estate. E' incredibile come in pochissimi minuti il cielo da limpido diventi plumbeo, le nuvole si addensino e le gocce d'acqua scendano copiose mentre i fulmini ti fanno correre a spegnere tutto ciò che utilizza la corrente elettrica ed è acceso.I temporali sono, come è ovvio, una metafora potente della vita. E questo lo capiamo facilmente, perché a tutti noi, in un modo o nell'altro, è capitato che un periodo per così dire di "bonaccia" sia stato bruscamente interrotto da un diluvio universale, una notizia difficile da digerire, un lutto, una perdita, una malattia. Ma anche l'arcobaleno, con i suoi sette colori, è una metafora altrettanto potente dell'esistenza. E' un ponte tra cielo e terra, un alternarsi di colori in un cielo grigio che torna sereno, la quiete dopo la tempesta, come dice il poeta.Quando l'acqua e la grandine devastano, a volte non tutto ritorna come prima. Ma l'arcobaleno, in ogni caso, ci dice che si può e si deve ricominciare.Marion