PORTOVENERE
LAVVV
Gesù disse : " Io sono :
LA Via la Verità la Vita
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me ".
DIO È AMORE
Dio è Amore
Se anche parlassi tutte le lingue degli uomini e perfino quelle degli angeli, e non avessi, pero, amore per gli altri, farei soltanto del rumore.
Se avessi il dono di profetizzare, di svelare tutti i segreti e di conoscere tutto di tutto, ed avessi una tale fede da far spostare le montagne, senza l'amore non sarei nulla.
Se distribuissi tutto cio che ho ai poveri o fossi bruciato vivo [per il vangelo], ma non amassi gli altri, non mi servirebbe a nulla!
L'amore rende pazienti e pieni di bontà.
Chi ama non invidia, non si vanta, non si gonfia di orgoglio.
La persona che ama è gentile, non fa niente d'indecoroso, non cerca il proprio interesse, non si irrita, né si ricorda dei torti subìti, non gioisce per le ingiustizie, ma gode quando trionfa la verità.
Chi ama è sempre pronto a proteggere, a credere, a sperare e a sopportare. L'amore non verrà mai meno...or dunque, questi tre valori sono eterni: fede, speranza e amore, ma fra essi il più grande è l'amore.
MOMENTI PIACEVOLI
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SALMO 23
Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.
Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli,
mi guida lungo le acque calme.
Egli mi ristora l'anima,
mi conduce per sentieri di giustizia,
per amore del suo nome.
Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte,
io non temerei alcun male,
perché tu sei con me;
il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.
Per me tu imbandisci la tavola,
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo;
la mia coppa trabocca.
Certo, beni e bontà m'accompagneranno
tutti i giorni della mia vita;
e io abiterò nella casa del SIGNORE
per lunghi giorni.
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Chiesa Cristiana Evangelica di La Spezia
La mia sorellina in Cristo: Debora Viti
CELINE DION
All by myself
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MICHAEL BOLTON
A love so beautiful
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WHITNEY HOUSTON
I Will Always Love You
FRANK SINATRA
My way
JANE BIRKIN & SERGE GAINSBOURG
Je t'aime moi non plus
GLORIA GAYNOR
I will survive
LA CURA
Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome; tu sei mio!
Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te;
quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno;
quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato
e la fiamma non ti consumerà,
perché io sono il SIGNORE, il tuo Dio,
il Santo d'Israele, il tuo salvatore;
Perché tu sei prezioso ai miei occhi,
sei stimato e io ti amo.
Non temere, perché io sono con te.
DIO È MORTO, RINASCIMENTO
Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell' estate dio è morto...
Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della patria o dell' eroe
perchè è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto...
Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perchè noi tutti ormai sappiamo
che se dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo dio è risorto,
nel mondo che faremo dio è risorto
Rinascimento
AUSCHWITZ
Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....
Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...
NEGRAMARO - MERAVIGLIOSO
Ma il cielo è sempre più blu
FINE
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Baciami ancora
Le donne amano
Bleeding love
BRANI REPERTORIO CORALE ECUMENICA DELLA SPEZIA
Shir LaShalom
Questa canzone ha una storia
controversa.
Eseguita per la prima volta nel
'69 dalla potente voce della solista
di un gruppo canoro militare, fu
contestata come antipatriottica.
Diventata poi l'inno dei pacifisti,
fu cantata da Rabin sul podio, il
giorno del suo assassinio.
Significatamente il foglio contenente
proprio le parole di questa canzone,
macchiato di sangue, fu trovato
nella tasca della sua giacca
Post n°55 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da lavvv
Il 25 ottobre 2011 la provincia di La Spezia è stata colpita dalla furia della natura ma in particolare dall'incuria e dall'egoismo di questa società ormai marcia e alla deriva come i luoghi colpiti. |
Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori. Allora vi abbandoneranno all'oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome. Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine. |
Post n°52 pubblicato il 15 Luglio 2010 da lavvv
Sono graditi messaggi e commenti |
Post n°51 pubblicato il 24 Giugno 2010 da lavvv
HANNO DETTO CHE ROMA E' L'ETERNA,
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Post n°50 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da lavvv
Un prete e un rabbino si incontrano dopo tanti anni che non si vedono. Entrambi hanno un nipote a cui tengono molto. Tra l'altro, si sa, gli ebrei hanno fama di essere molto intelligenti. Il rabbino chiede "Come sta il tuo caro nipote?". E il prete risponde "Bene grazie. E' un ragazzo molto buono. Senza dubbio diventerà prete come me! E il tuo?". "Il mio" dice l'altro "ha finito il liceo e si e' iscritto a ingegneria". Il prete e' un po' invidioso e quindi aggiunge: "Sai, mio nipote e' talmente bravo che forse diventerà vescovo...". E il rabbino: "Il mio invece e' così intelligente che riuscirà a entrare alla NASA...". Il prete pensa: "Caspita, addirittura la NASA" ed e' verde di invidia. Quindi sbotta: " Mio nipote diventerà' cardinale!". E il rabbino: "Cardinale...e poi basta?". "Be' -ribatte il prete- magari diventerà Papa!". "Papa... e basta?" dice il rabbino. "Come, Papa e basta, che cosa vuoi, che diventi Dio?". "Non faccio per vantarmi"- dice il rabbino - "ma uno dei nostri ragazzi c'e' riuscito...". |
Post n°45 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da lavvv
Sono su www.facebook.com un abbraccio a tutti gli amici della chat !!! |
Post n°43 pubblicato il 18 Settembre 2008 da lavvv
In verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio |
Post n°41 pubblicato il 06 Marzo 2008 da lavvv
La parola pesce tradotta al singolare in lingua greca è YCHTHUS (ictus) ed è stata adottata dai cristiani perseguitati nei primi secoli come acrostico(simbolo)che rappresentava Cristo Gesù. Questo perchè in questa parola si trovano le iniziali di Yesus Christos Theou Uios Soter cioè Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore. L'immagine o il nome del pesce (ychthus) si ritrova spesso sui muri delle catacombe cristiane dei primi secoli dopo la nascita di Cristo e in alcuni mosaici dell'epoca bizantina a Ravenna. I Cristiani Evangelici in ubbidienza al secondo comandamento del decalogo non fanno rappresentazioni fisiche di Dio o di altro per l'adorazione per cui usano questo simbolo come segno di riconoscimento della propria comune Fede in Cristo Gesù e dell'appartenza alla sua Chiesa Universale senza barriere nazionaliste o denominazionali. |
Post n°40 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da lavvv
Kirk Kilgour Nato a Los Angeles (USA) il 28 dicembre 1947, Chiesi a Dio di essere forte
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Post n°38 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da lavvv
Qusta preghiera è stata attribuita ad un soldato dell'Armata Rossa |
Post n°36 pubblicato il 10 Febbraio 2008 da lavvv
…è nota la grande attenzione rivolta alla vita e al creato nella sua arte, compenetrata da una sensibilità morale e umana che gli permette di tradurre le tenui e silenziose percezioni dell’animo in delicate armonie visive, con una facilità e una spontaneità da far pensare ad un unico gesto che origina dallo spirito per ritornare allo spirito… |
Post n°35 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da lavvv
Camere a gas Hanno funzionato ininterrottamente, ad Auschwitz ed a Birkenau, ingoiando convogli interi di ebrei, provenienti dalla Germania, dalla Polonia, dalla Francia, dall'Ungheria, dal Belgio, dall'Olanda, dalla Grecia, dall'Italia. Treni e treni di uomini, donne e bambini, stipati in carri bestiame, scaricati sulle rampe dei Lager ed avviati alle finte docce dalle cui tubature, invece dell'acqua, usciva il gas letale, il famigerato Zyklon B, un conglomerato di cristalli di silicio saturati con acido cianidrico, prodotto dalle consociate di quella stessa IG Farben che impiegava il maggior numero di prigionieri nello stesso campo di Auschwitz Perché Auschwitz era stato progettato, costruito, organizzato per questo: da un lato sfruttare la manodopera che le SS vendevano a condizioni di favore alle industrie installate nei dintorni, dall'altro procedere allo sterminio soprattutto degli ebrei, ma anche degli zingari, a ritmi accelerati. Nel disimpegno della camera a gas, i cadaveri erano privati degli occhiali e delle protesi, ed i capelli delle donne tagliati. Dopo di che i corpi erano caricati sul montacarichi e portati al pianterreno. Alcuni cadaveri venivano trascinati direttamente verso i forni. Altri venivano portati nel magazzino dei cadaveri di fronte al montacarichi, che serviva anche come luogo per le esecuzioni capitali mediante la fucilazione. Subito prima dell'incenerazione, i prigionieri del Sonderkommando rimuovevano i gioielli, che gettavano in apposite cassette numerate; denti con otturazioni di metallo, corone e ponti d'oro o fatti con altri metalli preziosi venivano estratti dalle bocche delle vittime gassate e depositati in una cassa marcata "Zahnstation" (stazione dentale…) Ci volevano circa due ore per svuotare la camera a gas. Inizialmente i cadaveri erano portati ai forni su speciali carrelli montati su rotaia, come si faceva nel campo grande. I carrelli servivano anche per caricare i corpi nelle storte dei forni. Questa soluzione, però, non durò a lungo. Su iniziativa del kapò August Bruck, s'introdussero speciali barelle per cadaveri, che si potevano infilare nelle storte. Per facilitare il carico, le barelle venivano lubrificate con acqua saponata. I metodi di carico dei corpi variavano: ogni squadra di servizio ai forni aveva la sua tecnica. Ad esempio, la squadra di Tauber metteva due cadaveri nella storta per due volte, poi aggiungeva il maggior numero di corpi di bambini al secondo carico. Nel frattempo specialisti delle SS studiavano gli effetti delle infezioni, degli aborti, dei trapianti di organi, del comportamento al limite delle possibilità di sopravvivenza in condizioni atmosferiche impossibili, usando come cavie uomini, donne, bambini attinti dai convogli, prima di mandarli nelle camere a gas. Quando il crematorio non riusciva a smaltire la razione giornaliera di cadaveri, questi venivano bruciati in grandi cataste nei dintorni del Lager, appestando l'aria di un lezzo nauseante. Per quantità e qualità, Auschwitz è stato il Lager dove l'inventario dei crimini, degli orrori e della morte ha assunto dimensioni apocalittiche. Stando alle ammissioni di Rudolf Höss che fu comandante di quel Lager dal 1940 al 1942, solo in quel periodo furono assassinati nelle camere a gas non meno di 4.200.000 individui d'ogni età e condizione. Ma l'ecatombe continuò a ritmo sostenuto e cessò solo con la fine del campo. Alle SS il Lager rendeva anche quando gli schiavi erano morti. C'erano le loro spoglie da dividere. Treni interi di indumenti sottratti ai deportati, camion carichi di casse di gioielli e denaro furono spediti da Auschwitz a Berlino, al quartier generale delle SS: anche questi erano i proventi della "soluzione finale".
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Post n°34 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da lavvv
Lettera di un ebreo dal ghetto Qualche cosa di molto sorprendente accade oggi nel mondo: Dio non ascolta coloro che lo invocano! Dio ha nascosto al mondo la sua faccia! Per questo gli uomini sono abbandonati alle loro più selvagge passioni. In un tempo in cui queste passioni dominano il mondo, è naturale che le prime vittime siano proprio coloro che hanno conservato vivo il senso del divino e del puro. Questo può non essere consolante, ma il destino del nostro popolo è stabilito non da leggi terrene, ma da leggi ultraterrene. Colui che impegna la sua fede in questi avvenimenti, deve vedere in essi una parte della grandiosa realizzazione dei piani divini, al cui confronto le tragedie umane non hanno alcun significato. Questo non vuol dire tuttavia che un ebreo devoto debba accettare semplicemente il giudizio, qualunque esso sia, dicendo: “Dio ha ragione, il suo giudizio è giusto”. Dire che noi meritiamo i colpi che riceviamo significa disprezzare noi stessi e non tenere in gran conto il nome di Dio. Stando così le cose, io naturalmente non aspetto un miracolo, e non chiedo al mio Dio di aver pietà di me. Egli mi tratti pure con la stessa indifferenza che ha mostrato a milioni di altri membri del suo popolo; io non sono un’eccezione alla regola, e non pretendo che Egli mi conceda un’attenzione particolare; io non cercherò di salvarmi, non tenterò di fuggire da qui. Preparerò il lavoro bagnando i miei abiti di benzina: le bottiglie di benzina mi sono care come il vino lo è a chi si ubriaca; appena avrò versato l’ultima bottiglia sui miei abiti, metterò questa mia lettera nella bottiglia vuota e la nasconderò tra le pietre. Se qualcuno più tardi la troverà, potrà forse capire i sentimenti di un ebreo, di uno di questi milioni di ebrei che sono morti: un ebreo abbandonato dal Dio a cui credeva tanto intensamente.
Io credo al Dio d’Israele, anche se egli ha fatto di tutto per spezzare la mia fede in lui. I miei rapporti con lui non sono più quelli di un servo di fronte al padrone, ma quelli di un discepolo di fronte al maestro. Io credo alle sue leggi, anche se contesto la giustificazione dei suoi atti. Io mi piego davanti alla sua grandezza, ma non bacerò il bastone che mi infligge il castigo. Io lo amo, ma più ancora amo la sua Legge. Ed anche se mi fossi ingannato nei suoi confronti, continuerei ad adorare la sua Legge. Dio significa religione, ma la sua Legge significa saggezza di vita. Tu dici che noi abbiamo peccato. Certo, noi abbiamo peccato; e ammetto anche che noi veniamo puniti per questo; tuttavia vorrei che tu mi dicessi se c’è un peccato sulla terra che meriti un tale castigo. Ti dico tutto questo, mio Dio, perché credo in te, perché credo in te più che mai, perché ora so che tu sei il mio Dio e non il Dio di coloro i cui atti sono l’orribile frutto della loro empietà militante. Io non posso lodarti per gli atti che tu tolleri, ma ti benedico e ti lodo per la tua maestà che ispira timore. La tua maestà deve essere veramente immensa, perché tutto ciò che accade in questo tempo non ti impressioni. La morte ora non può più aspettare. Devo smettere di scrivere. Il sole tramonta e io ti ringrazio, Dio, perché non lo vedrò più sorgere. Muoio sereno, ma non soddisfatto; da uomo abbattuto, ma non disperato, credente, ma non supplicante, amando Dio anche quando mi ha respinto. Ho adempiuto il suo comando, anche quando, per premiare la mia osservanza, egli mi colpiva. Io l’ho amato, lo amavo, lo amo ancora, anche se mi ha abbassato fino a terra, mi ha torturato fino alla morte, mi ha ridotto alla vergogna, alla derisione. Ti amerò sempre, anche se non vuoi. E queste sono le mie ultime parole, mio Dio di collera: tu non riuscirai a far sì che io ti rinneghi. Tu hai tentato di tutto per farmi cadere nel dubbio. Ma io muoio come ho vissuto, in una fede incrollabile in te. Lodato sia da tutta l’eternità il Dio dei morti, il Dio della vendetta, il Dio della verità, il Dio della fede, che presto mostrerà nuovamente il suo volto al mondo e ne farà tremare le fondamenta con la sua voce onnipotente. Ascolta, Israele: l’Eterno è il nostro Dio, l’Eterno, l’Unico, il Solo! (Da Sefer, n. 24). |
Post n°32 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da lavvv
Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti. Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio. |
Mia moglie Mia moglie……….. Mia moglie - la persona senza la quale Vorrei dirtelo semplicemente, in quanto sono tuo marito.
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Post n°22 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da lavvv
Efesini 4:29 Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. |
Post n°18 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da lavvv
Epistola di Paolo ai Romani. Cap. 12 vv 10-18 Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità. |
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