Lamine sovrapposte

Le parole che sorprendono


Musica: Nina Simone - Nobody's fault but minePremi il tasto play e attacca la musicaVenerdì scorso ero in macchina ed ascoltavo alla radio una canzone di Nina Simone. Il conduttore del programma (Fabio Treves) nel presentatarla aveva detto che Nina Simone conosceva personalmente Martin Luther King e Malcolm X.
Cinque minuti dopo sono rientrato a casa e mentre spostavo un quotidiano di pochissimi giorni prima lo sguardo mi è caduto su un trafiletto che mi era sfuggito. Una piccola notizia che mi era sfuggita e che mi ha sorpreso molto:USA ABOLITA LA PAROLA "NEGRO".Si, proprio così. L’ufficio americano del Censimento mette in pensione la parola ‘negro. Dopo oltre un secolo di uso, un termine giudicato offensivo dalla maggioranza degli americani non sara’ piu’ usato nei moduli che chiedono informazione sull’etnia dei residenti degli Stati Uniti. D’ora in poi, a partire dal 2014, le definizioni ammesse nei questionari saranno ‘black’ (nero) o ‘Afro-American’.
Sono rimasto molto sorpreso. Non credevo che negli USA potessero esserci degli uffici che ancora usassero questo termine dispregiativo. Sento sempre dire che gli USA sono decenni davanti a noi.L’amministrazione Obama nel 2010 aveva gia’ considerato di abolire il termine, ma alla fine era prevalso il parere contrario.  Secondo l’agenzia del Censimento negli Stati Uniti esisteva ancora un segmento di popolazione che si identificava con quella parola: per lo piu’ neri anziani degli stati del Sud.All’epoca un ex direttore del Census Bureau, Robert Groves, aveva scritto un blog sull’argomento che aveva provocato polemiche: ”Il nostro obiettivo e’ di includere tutti. Ma e’ vero che questo termine puo’ avere offeso e ci scusiamo”.Fonte: www.lindipendenza.com