Lamine sovrapposte

Vivian Maier


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Vivian Maier, Autoritratto, 18 Ottobre, 1953, New YorkFino al 2009 (anno della sua scomparsa) era conosciuta come una semplice governante. Poco si sa della sua vita. Nasce a New York nel 1926 da madre francese e padre austriaco. Trascorre l'infanzia in Francia, nel 1951 si stabilisce definitivamente negli Stati Uniti. Lavora la maggior parte della vita come nanny (da questo, forse, la particolare attenzione al mondo dell'infanzia nella sua opera fotografica), prima a New York e, dal 1956, a Chicago.
Ha un hobby: la fotografia. Non mostra a nessuno le fotografie che scatta.Alla sua morte, in mancanza di persone che curassero i suoi averi, il materiale fotografico da lei accumulato nell'arco di decenni è messo all'asta.
John Maloof, giovane imprenditore e agente immobiliare di Chicago con la passione per la storia e per gli oggetti del passato, a un’asta si ritrova di fronte a una scatola di negativi. Fa un’offerta di 400 dollari nella speranza di trovare delle fotografie di Chicago per il libro su cui stava lavorando insieme a Daniel Pogorzelski, su Portage Park, il suo quartiere a Nord della città. Si aggiudica i negativi, provenienti da una cassetta di deposito abbandonata, di cui non erano stati effettuati i pagamenti. Maloof scopre in tutto oltre 100 mila negativi, di cui 20-30 mila non sviluppati e circa 3 mila fotografie risalenti agli Anni 60 e 70. All'inizio, non conosce nemmeno il nome dell’autrice, solo più tardi, tra i diversi scatoloni che acquisisce dagli altri compratori dell’asta, trova il nome di Vivian Maier, e si rende conto che nessuno aveva mai visto prima quelle foto. Cerca su Google il suo nome, ritrova il necrologio risalente al 2009 e così rintraccia alcune persone a lei legate. E nel mentre la biografia di questa artista misteriosa va acquisendo gradualmente qualche contorno. La sua biografia è attualmente un «work in progress».
All’inizio Maloof, non essendo un esperto, non è neanche sicuro di valutar bene quel materiale che si ritrova davanti. Ma non appena mette su un blog di «street photography» alcune fotografie della Maier, queste scatenano un entusiasmo crescente tra il popolo di internet. Il giorno dopo riceve 200 email da tutto il mondo, comprese offerte per libri, film, documentari, mostre.
 
Fonte:http://www.lastampa.it/http://www.incisione.comhttp://vivianmaier.blogspot.it/