Lamine sovrapposte

Grillo d'annata


Musica: Edoardo Bennato - Tu Grillo Parlante Cara signora, Non siamo d' accordo. Mi rendo conto che Beppe Grillo le sta piuttosto antipatico, e provare questo sentimento e' nel suo diritto. A me, invece, Grillo piace. Lo considero il piu' efficace comico in circolazione. Anzi: "comico" non e' la parola giusta. Grillo non e' un comico, non e' un moralista, non e' un predicatore: e' tutte queste cose insieme. Nel panorama dello spettacolo italiano. dove abbonda il bollito misto. e' un' eccezione ambulante (e urlante). Lei ha ragione quando dice che Grillo esagera. Non soltanto esagera; provoca anche, e insulta, e offende. Ma tutte le categorie di giudizio, con un tipo cosi', risultano inadeguate. Grillo appartiene ad una specie animale particolare, formata da un solo esemplare: lui. O lo strozziamo o lo applaudiamo. Io, appena posso, lo applaudo. Perche' i suoi eccessi, a differenza di quelli di Sgarbi, odorano di bucato. Detto questo, resta aperta una questione: le parodie violente, i sarcasmi sanguigni, la caricatura grottesca della societa' fatti da Beppe Grillo sono alla portata di tutti? Non rischiamo che qualcuno lo prenda alla lettera? (So, ad esempio, che e' stato criticato sull' Unita' per aver paragonato i gas delle automobili a quelli dei campi di sterminio nazisti). In altre parole: e' opportuno che a un personaggio del genere venga concessa la platea della prima serata Rai? Ebbene: su questo punto, mi astengo. Non sono certo che il grande pubblico sia in grado di capire che Beppe Grillo costituisce la versione genovese del folletto dispettoso delle fiabe, un incubo esilarante, il rigurgito della nostra cattiva coscienza. Chissa': forse e' meglio che rimanga "off limits", per il suo stesso bene. Anche se mi manchera'.Indro Montanelli.Da Beppe Grillo, un incubo esilarante, Corriere della Sera, 11 gennaio 1996.
Questa opinione è la risposta di Indro Montanelli alla lettera di una signora, pubblicata nella stanza di Montanelli sul Corriere della Sera. La signora era colma di gioia per il fatto che la RAI avesse bloccato lo spettacolo di Grillo. E diceva anche di Grillo: «dovrebbe decidere cosa voglia fare da grande: se il comico, cerchi prima di imparare come si fa, considerato che l' immagine che tutti noi abbiamo di lui e' quella di un essere che dimena corpo e mani sul palcoscenico, urlando battutacce a squarciagola. Se l'opinion leader, sarebbe opportuno che si documentasse prima di esporre le proprie idee, e si attenesse ad un comportamento piu' consono e serio.»Parliamo di diciassette anni fà. Due anni dopo la discesa in campo di Silvio Berlusconi.Nove anni prima della nascita del "Blog di Beppe Grillo". Tredici anni prima del primo incontro ufficiale delle liste civiche promosse da Beppe Grillo e la redazione della "Carta di Firenze".Mi sembra che le opinioni su Grillo, siano più o meno, sempre le stesse. Non si può dire la stessa cosa delle opinioni su Berlusconi. A parte i suoi sostenitori, fino all'altro ieri tutti riprovavano il suo operato (a chiacchiere). Oggi che tutti sono amici, (come auspicava il "Rutelli" imitato da Corrado Guzzanti: «a Berluscò ricordate degli amici.») l'unico che ancora lo contrasta è proprio Grillo.Come ha detto sempre Montanelli su Berlusconi in un'intervista data a Curzio Maltese: «Gli unici uomini di qualità che ha avuto intorno sono Confalonieri e Gianni Letta. Gli altri sono soltanto servi e killer. »Probabilmente si riferiva anche all'opposizione.