Musica: Nick Cave and the Bad Seeds & Kylie Minogue - Where the Wild Roses Grow Sabato mi sono recato alla Piattaforma Raccolta Rifiuti per gettare alcuni rifiuti: un PC smembrato, un lettore DVD ed uno scanner. Mi dispiace sempre buttare queste cose, ma non per il valore dell'oggetto, che comunque non funziona, a meno che non si riesca a trovare qualcuno che li ripari. Se fossi ancora a Napoli li avrei potuti dare al mio migliore amico. Si occupa di robotica ed è sempre in cerca di stampanti e fotocopiatrici in disuso per recuperare i motori e riutilizzarli in altri marchingegni di sua realizzazione. La distanza mi penalizza molto.
Il fatto è che io vengo da una cultura in cui, almeno fino a qualche anno fa, la riparazione degli oggetti tecnologici era molto importante. Si riparava tutto, lavatrici, televisori, radio, carrozzerie di automobili, eccetera. Io avevo molti amici e conoscenti che facevano il radiotecnico o il carroziere o mestieri che permettevano di recuperare un prodotto tecnologico (soprattutto elettrodomestico) senza doverlo sostituire per forza. Li ho persi di vista e non so se fanno più quei lavori. La riparazione e il recupero sarebbe ancora possibile se soprattutto le case produttrici non avessero imposto una politica secondo la quale costa di più la riparazione o la sostituzione di un pezzo che ricomprare tutto il prodotto nuovo.
La discarica di Jardim Gramacho (Brasile).Quando stavo per andare via dalla piattaforma, pensando a queste cose, vedo un uomo. Era nero. Adesso non si deve dire "di colore" (lo ha detto la ministra), io non l'ho mai detto, ma fino a oggi ogni volta che ho detto "nero", sono stato ripreso perchè: "si dice di colore, nero è offensivo" (come se loro fossero neri).Tornando a quello che stavo dicendo, quest'uomo aveva raccolto uno stereo portatile e un sistema stirante, si apprestava a portarli. Chissà se li riparava o se li usava per recuperare pezzi di ricambio. Se lo incontro di nuovo, gli chiedo se li ripara, magari mi faccio il riparatore di fiducia.
