Lamine sovrapposte

Guardare il futuro nel presente


Musica: Giorgio Gaber - La presa del potereNegli ultimi tempi ascolto spesso Giorgio Gaber. C'è una canzone che, a dir poco, mi lascia impressionato ad ogni ascolto. É "La presa del potere".
[parlato]: Un mastino. Un mastino nero, lucido, metallico. Un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone. Dall'occhio del mastino parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica... Psss... psss... psss... Avvolti in lucidi mantelli guanti di pelle, sciarpa nera hanno le facce mascherate le scarpe a punta lucidate sono nascosti nella sera. Non fanno niente, stanno fermi sono alle porte di Milano con dei grossissimi mastini che stan seduti ai loro piedi e loro tengono per mano. Han circondato la città la stan guardando da lontano sono imponenti e silenziosi. Chi sono? Chi sono? I laureati e gli studiosi. E l'Italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar e l'Italia rideva e cantava. Psss... psss... Ora si muovono sicuri coi loro volti mascherati gli sguardi fissi, minacciosi vengono avanti silenziosi i passi lenti, cadenzati. Portano strane borse nere piene di oggetti misteriosi e senza l'ombra di paura stanno occupando i punti chiave tengono in pugno la Questura. Dagli occhi chiari dei mastini parte una luce molto intensa che lascia tutti ipnotizzati. Chi sono? Chi sono? L'intellighenzia e gli scienziati. E l'Italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar e l'Italia rideva e cantava. Psss... psss... Ora lavorano più in fretta hanno moltissimi alleati hanno occupato anche la RAI le grandi industrie, gli operai anche le scuole e i sindacati. Ora si tolgono i mantelli son già sicuri di aver vinto anche le maschere van giù ormai non ne han bisogno più son già seduti in Parlamento. Ora si possono vedere sono una razza superiore sono bellissimi e hitleriani. Chi sono? Chi sono? Sono i tecnocrati italiani. [parlato]: Eins zwei, eins zwei, alles kaputt! E l'Italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar... Questa canzone parla dell'arrivo dei tecnocrati a Milano con i loro mastini, sono "bellissimi e hitleriani".  Si potrebbe pensare che si riferisse al governo Monti, ma il brano è stato presentato nel 1972. All'inizio degli anni 70 mentre si parlava di rivoluzione e di proletariato, lui, insieme al coautore Sandro Luporini, aveva già intuito questa nuova razza: i tecnocrati italiani. Probabilmente tra questi c'era anche il giovane Monti. La cosa inquietante è come li descriveva, già allora che nessuno li conosceva, e mentre "l'Italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar" (e probabilmente ancora lo fa) questi preparavano la loro ascesa. I fatti lo hanno dimostrato e hanno invaso tutto il mondo.Questo mostra la grandezza e la lungimiranza di un autore costretto ad esprimersi tra un popolo non all'altezza. Come diceva in "Suona chitarra" nel (1965):Se potessi cantare davverocanterei veramente per tutticanterei le gioie ed i luttie il mio canto sarebbe sincero.Ma se canto così io non piacciodevo fare per forza il pagliaccio.