Lamine sovrapposte

Voglio evadere


Musica: Kate Bush - Wuthering Heights Da quasi un mese ho un nuovo lavoro (ne ho già parlato in qualche commento). Il posto in cui lavoro è in Valtellina. Qualcuno potrebbe chiedermi come ci sia finito (qualcuno me lo ha già chiesto). La crisi sicuramente ha fatto la sua parte, ma non è di questo che volevo parlare. C'è qualcosa che mi provoca un certo malumore: l'essere circondato dalle montagne. Certo, la montagna ha il suo fascino, se ci  vai in gita o in escursione, ma non se ci lavori a valle. Ti affacci  alla finestra dell'ufficio e vedi delle montagne verdi, ti affacci  dalla finestra della cucina e vedi le pendici delle montagne, sempre  verdi, a poche centinaia di metri di distanza e pensi: «e se frana  tutto durante la notte?». Poi ti svegli la  mattina e ti accorgi che  non è franato niente e che puoi uscire per lavorare. Appena sei fuori  ti accorgi che è nuvoloso. Non è un nuvoloso come quando sei in  pianura o in collina o al mare, dove le nuvole non ti mettono certo  di buon umore, ma almeno si estendono a perdita di vista. Qui le  nuvole sembrano un coperchio che si appoggia sulle montagne e le  quali a loro volta danno l'impressione di perforarle come chiodi per  trattenerle. Le nuvole per tutta risposta svelano un masochismo  nascosto dal vapore e scendono ancora più in basso facendosi  trafiggere ancora di più. Con lo svilupparsi di questo intreccio, per certi  versi anche sensuale, si fa largo anche l'ansia. Un'ansia da pentola  a pressione.  Il colmo, però, l'ho vissuto ieri sera, mentre mi preparavo la cena e  facevo questi pensieri. In TV ho visto una pubblicità che alla fine diceva che si poteva vincere una vacanza in Trentino Alto Adige per quindici anni.  Ma vi sembra un premio? Io la vedo più come una condanna. Non ho niente contro il Trentino, ma quindici anni in vacanza in mezzo alle montagne... io chiederei di fare i lavori socialmente utili come pena alternativa.