Lamine sovrapposte

Questione di palle (d'acciaio)


Un bel po' di anni fa ho fatto un lavoro part-time per il comune dove abitavo prima.Era uno di quei progetti di tipo assistenzialistico. Quelli che in Italia e soprattutto al sud vengono fatti per dare quattro soldi alle persone, per farli abituare a non prendere iniziativa, ad aspettare sempre un'aiuto che prima o poi ti lascerà con il culo nell'acqua, a starsene buoni e a votare quel politico che usa questi progetti per accontentare la sua "clientela". Tanti soldi sprecati che alla fine non lasciano niente di concreto. Sostituendo questi progetti con un sussidio ai disoccupati, finchè non ti viene offerto un lavoro, si risparmierebbero tanti soldi e si aiuterebbero le persone economicamente fin quando non trovano un lavoro vero. In molti paesi europei è così. Questo è un discorso più lungo da affrontare a parte.Qualcuno potrà dire: "e tu perchè hai partecipato?". Perchè sono stato chiamato dall'ufficio di collocamento. Avevo 22 anni e quei pochi soldi mi facevano comodo. La cosa particolare è che ho scoperto in seguito che la maggior dei partecipanti era stato chiamato con una raccomandazione, scavalcando altre persone in graduatoria. Io ero stato chiamato perchè, nel bando, venivano richiesti prioritariamente periti agrari e poi persone con altri titoli di studio. Essendo io perito agrario ed essendocene pochi in giro (ecco il trucco), non potevo essere escluso, loro invece se la sono cavata con una sola persona inattaccabile, mentre con l'inserimento degli altri potevano giocare a loro piacimento. Tutta questa premessa, che potrebbe interessare poco, ha un motivo. Tra i partecipanti a questo progetto, c'era una persona, alquanto incapace e saccente. Sponsorizzata da un politico influente (che tra l'altro era suo zio) e in più aveva una faccia da culo. Spesso questa persona aveva delle uscite molto irritanti. Per avere a che fare con lui c'era bisogno di uno stomaco di ferro. Un giorno ebbe una discussione con un ragazzo molto tranquillo con gli altri, ma palesemente ansioso. Ad un certo punto il raccomandato di ferro, si rivolge a questo ragazzo dicendo che non valeva niente. Il ragazzo cercava di trattenersi perchè erano presenti anche i coordinatori del progetto. L'altro insisteva dicendogli che era un uomo senza palle (espressione che mi è sempre stata sulle scatole) e che avrebbe dovuto essere come lui che aveva le "palle d'acciaio". Il povero ragazzo che aveva resistito all'umiliazione fino a quel momento, all'improvviso gli sferra un calcio nei testicoli e gli grida: "allora vediamo se è acciaio vero". Questo è stramazzato a terra dimenandosi a destra è a manca. Nei giorni successivi quello con "le palle d'acciaio" non salutava più l'altro, mentre quest'ultimo lo salutava tutti i giorni e sfidandolo gli diceva "ce l'hai ancora le palle d'acciaio o ti presto le mie che sono normali così fai più figura?" ma  lui neanche rispondeva. In questi giorni si è palesato un personaggio simile a quello che ho descritto. Chissà fino a quando ci saranno persone con lo stomaco d'acciaio per sopportare.
Piero Pelù Jeeg robot l'uomo d'acciaio