Creato da le3grazie.prego il 23/09/2005
Grazia, Graziella e Grazie al *****

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« LA MOGLIE DEL PEZZETTATEST MADE IN 3GRACES »

CADUTE DI STILE

Post n°19 pubblicato il 08 Ottobre 2005 da le3grazie.prego

è bastato un attimo, un atroce attimo, mi sono voltata, distratta e che mi ritrovo? un bel post della carisssssssima amica Graziella che distrugge la mia gia distrutta reputazione omaccesca...

aaaaahh 'nnamo bene!

la guerra è guerra, e la vendetta qui è d'obbligo...

comincio ad attivare il cervello lato rimembranza e vediamo che esce fuori...

si potrebbe narrare di quando io e lei siamo state in svezia, gemellaggio scolastico.

Graziella è molto distinta, apparentemente educata, con un linguaggio abbastanza ricercato, a volte condito con qualche vaffallinguine e arcipuffoline varie...da questo si capisce che raramente dice parolacce (le dico io anche per lei) che culo, rottura di palle, sono modi di dire che usa non spessissimo...ma le parolacce...uuuuhh sono eventi occasionali, direi quasi speciali.

secondo anno di liceo scolastico, sono i primi di maggio quando io e lei, insieme a un'altra mandria di svariati ragazzi della scuola partiamo per la patria dei biondi (gh gh gh). non ricordo molto del viaggio in aereo, se non erro abbiamo dovuto far scalo a milano e attendere un paio d'ore...in piu dovevamo atterrare a stoccolma ma non avremmo dormito li, perchè in un paesino a 400 km dalla capitale ci attendevano i nostri gemellini nordici.
dall'aeroporto svedese prendemmo ormai col buio il pullman che ci avrebbe portato a lidkoping o qualcosa di simile, ricordo solo la pronuncia...stravolti dalla pesantezza del viaggio ci sistemiamo nel pullman e man mano ogni ragazzo che era li crolla in un sonno piu o meno profondo, chi russa, chi parla, chi dorme con la bocca aperta e il rigolo di bava...tra i tanti c'eravamo anche noi...
io non ho mai dormito bene in pullman, si sta troppo scomodi, quindi, pur avendo un sonno pesante normalmente, sul pullman è come se fossi sempre sul chi vive.
non ricordo l'ora, ma ricordo esattamente ogni singolo istante, lo vedo tutt'ora al rallentatore nel megaschermo situato nel mio cervello. Graziella alza la testa, con gli occhi ancora semichiusi, mi guarda (credo stesse cercando di mettere a fuoco le immagini, dato che aveva gli occhi incollati dal sonno) e tempo una frazione di secondo se ne esce con un

                         "Ah Gra', so proprio rincoglionita"

con mio immenso stupore, dovevo ancora recepire l'ottimo scandire dell'ultima parola che lei gia era tornata a dormire profondamente.
tutt'ora sento il bisogno di tirar fuori questo episodio per ricordarmi che la SignorinaTuttoGucciFendi&GriffeVarie sa anche essere tera tera, come si suol dire qui. anche perchè all'arrivo, quando con bagagli in mano siamo stati divisi, ognuno per ogni ragazzo svedese, Graziella ha completato l'opera con un "Che culo! a te tutte le fortune eh?" facendomi osservare che la mia gemella svedese era venuta accompagnata dal fratellino (che gran bel fratellino) il quale si era gentilmente proposto di accollarsi la mia valigiona.
ancora oggi mi chiedo...ma quel tutte a te le fortune a cosa si riferiva? al bel fratellino o al fatto che non dovevo incollarmi la valigia?

devo comunque dire che Graziella si è fatta riconoscere anche in svezia, sin dal primo giorno. fu una delle ultime ad arrivare all'appuntamento con gli altri ragazzi del gruppo.
ci si doveva vedere alla loro scuola, assistere poi alla lezione di italiano e dare un'occhiata alla scuola svedese.
beh...è arrivata di corsa, con l'affanno e con una parvenza di ginocchio sbucciato.
"non puoi capi'...ma qui vanno tutti in bicicletta?quando la tipa riccona fino al midollo (colei che la ospitava) mi dice andiamo a scuola, ho subito pensato che saremmo arrivate in macchina, belle beate e chicchissime...e invece non mi tira fuori una bicicletta? per frenare mi sono dovuta butta' per terra! però in compenso ora so andare in bici"
e questo è un po di quello che è successo in svezia...tra giovannone, il figlio della preside che rimane incastrato nella porta del bagno e che, per far bella figura davanti alla classe biondina si alza in piedi dimenticandosi che loro li hanno sedia incollata al banco, quindi alzandosi in piedi ha tirato su pure quello...e Graziella...la lotta è stata dura...ma Graziella non è solo questo, è ben altro...e quante ce ne sarebbero da raccontare!! solo che se mi metto ad elencarle lei di la mi si congela...si perchè è di la in cucina, con una mascherina per respirare in testa a mo di cerchietto che addenta una pizza...e ride...ride?! non so perchè ride...ma è da quando è arrivata che sembra abbia fumato...eppure non è lei che si è fatta un trombino...ma anche questa è un'altra storia

Grazia


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