BARCOLLO MA NN MOLLO

Post N° 130


"Nina chiuse gli occhi. Si appiattì contro la coperta, e si rannicchiò ancora di più, tirando su le ginocchia, verso il petto. Le piaceva stare così. Sentiva la terra, fresca, sotto il fianco, a proteggerla - lei non poteva tradirla. E sentiva il proprio corpo raccolto, rigirato su se stesso come una conchiglia - questo le piaceva - era guscio e animale, riparo di se stessa, era tutto, era per se stessa tutto, nulla avrebbe potuto farle del male fino a quando fosse rimasta in quella posizione - riaprì gli occhi, e pensò Non muoverti, sei felice." *****“ Allora pensò che per quanto la vita sia incomprensibile, probabilmente noi la attraversiamo con l’unico desiderio di ritornare all’inferno che ci ha generati, e di abitarvi al fianco di chi, una volta, da quell’inferno, ci ha salvato. Provò a chiedersi da dove venisse quell’assurda fedeltà all’orrore, ma scoprì di non avere risposte. Capiva solo che nulla è più forte di quell’istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell’istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo. Ma d’improvviso clemente. E senza sangue.” Alessandro Baricco Senza Sangue.