Friendship

d o n n n n e


DONNE  Il puzzle impazzito Nel buio della notte vedo laggiu’, verso il mare nero, una luce. Mi conforta. Prima di andare a letto riguardo fuori: c’e’ ancora. Mille sirene mi chiamano.   Come un nocchiero tiene il timone , cosi’ inforco la penna. Volti e volti compongono il puzzle. Una dopo l’altra le tessere si alzano ed ecco che mostrano come in un video…. La disperazione delle donne cinesi che hanno perso i loro figli nell’immane terremoto di poche settimane fa.Ecco poi affiorare l’immagine della madre di Cogne che torna alla ribalta.E le detenute che la riempiono d’insulti quando deve dividere con loro la reclusione:… non la vogliono.Poi vedo la maratoneta del Tibet che dice sorridente che  ha la sensazione che ogni passo che fa e’ verso la liberta’.E Anna ….la giornalista russa uccisa per le sue inchieste e… Ahinoi! I sederi in tanga delle veline…esposti nelle vetrine medianiche;…poi le donne in corsa pazza che dividono le loro ore fra gli impegni di casa, i figli, il lavoro e… gli asili che mancano sempre…da quanti decenni? Vedo la ragazzina uccisa in Sicilia…. el’altra che fa sesso con 80 coetanei in Toscana…E la ragazza austriaca tenuta reclusa per 24 anni dal padre-mostro in una cantina blindata, ad insaputa della moglie, e costretta a fare sesso e figli che non vedono mai la luce del sole. Le tessere del puzzle si alzano e si abbassano con un ritmo pazzesco. Quasi non riesco a vedere, o non voglio vedere…Branchi di adolescenti che si sentono forti solo in gruppo  e nel branco definiscono le loro sporche bravate.Vedo ora donne che, pensando di andare a lavorare onestamente in un paese straniero,  sono invece buttate nella strada a prostituirsi. Perche’ tanta violenza? E  la violenza che rigetta a noi telespettatori inermi la donna di Chiaiano, contadina che protegge, con le sue urla, la sua terra e i suoi figli?Non vuole le discariche  sulla sua terra:’Ci hanno accidere’‘Assassini’‘Ci vogliono buttare nella monnezza’‘Ci torturano’E alberi e alberi incolpevoli e recisi, a terra, per non far passare piu’ nessuno in quei luoghi. Tessere e tessere di  donne e donne stanche, anni e anni di stanchezza. Nel chiuso del loro privato sono maturate e cresciute, hanno modificato le loro vite, hanno inciso nelle loro famiglie, pagando e soffrendo di tasca propria.Esse interrogano continuamente la realta’, si cibano di essa, per elaborarla e poter indirizzare meglio figli e nipoti. Sono piu’ forti sì, ma attendono di VEDERE che anche gli altri, gli UOMINI SONO  maturati e consapevolmente devono DAR loro delle RISPOSTE  CONCRETE assumendosi la RESPONSABILITA’ che preme,  PERCHE’ I TEMPI SONO CAMBIATI E NON SI PUO’ PIU’ ASPETTARE. Anche il puzzle e’ stanco: si ricompone e magicamente cio’ che appare e’ IL MONDO.