10 RISPOSTE A CASO
In questo blog si danno 10 risposte a caso sul senso della vita
Post n°17 pubblicato il 30 Novembre 2009 da dieci.risposte
Buongiorno carissimi avventori, non vi nascondiamo il nostro rammarico per le incresciose vicende che hanno visto protagonista questo blog. Stiamo meditando il da farsi. Nel mentre i risponditori stanno cercando di rispondere al quesito del secolo: perchè se non ti piace la minestra di fagioli, anzichè smettere di lamentarti e frignare come un bimbetto dell'asilo, non decidi di smettere di mangiarla o di cambiare minestra? Magari sostituire i fagioli con il riso, così si eviterebbe anche di ammorbare l'aria con quelle rumorose flautolenze. Parrebbe una cosa semplice ma evidentemente i prodi a cui "prode" evidentemente hanno le manine impegnate e non riescono a grattarsi. |
Post n°16 pubblicato il 27 Novembre 2009 da dieci.risposte
Oggi vogliamo raccontarvi una favola che si tinge di verità e canta trallallerotrallalà! C'era una volata un uomo bislacco, un tantino ritardato, che da tutti era considerato lo scemo del villaggio di nome Cicciuzzo. Cicciuzzo viveva in un reparto psichiatrico gestito da una manciata di suorine tanto buone ma anche tanto ingenue. Nel parco della casa di cura dove i degenti amavano passare le giornate d'estate c'era una bellissima statua in gesso raffigurante la Vergine. Un giorno Cicciuzzo inciampò e fece cadere a terra la statua di gesso che si ruppe in mille pezzi. Alla scena aveva assistito anche una delle suorine che avvicinatasi a Cicciuzzo gli chiese:" Cicciuzzo, chi ha rotto la Madonna?". Lo scemo, con le vesti ancora ricoperte di polvere bianca a prova della sua colpevolezza, ripose con lo sguardo basso ma un mezzo sorriso sulle labbra: "Eh! suora, non lo so chi ha rotto la madonna!".
Morale: a volte è utile fingere di essere scemi anche se scemi lo si è per davvero.
Fine della favoletta: Ciucciuzzo fu costretto a pagare la madonna che aveva rotto. |
Post n°15 pubblicato il 27 Novembre 2009 da dieci.risposte
Buongiorno amatissimi amici, oggi vogliamo deliziarvi con delle risposte che possano saziare la vostra sete di sapere. Poichè siamo consci dello spirito ludrico, ma anche un po' lurido, che si aggira tra noi abbiamo deciso di fare una seduta spiritica a base di Vecchia Romagna stellina gialla e Primitivo di Manciuria. Gli spiriti molto spiritosi hanno quindi allegramente risposto alle nostre argutissime domande deliberando quanto segue: Una popolare barzelletta narra le gesta di un francese, un inglese e un italiano che si sfidano a trascorrere una notte nel castello infestato dal Fantasma Formaggino; colui che resistera' piu' a lungo sara' il vincitore. Come e' noto, i primi due fuggono terrorizzati alla vista dello spettro che appare pronunciando la proverbiale sentenza "Sono il Fantasma Formaggino". L'italiano invece lo beffa, rispondendogli "E io ti spalmo sul panino". Fin qui la trama originale. Pochi pero' conoscono l'epilogo della vicenda, peraltro inventato da noi, nel quale a causa di una falla spazio-temporale Elio incontra i due sfortunati stranieri con i quali stabilisce una singolare alleanza: al fine di punire il vanaglorioso italiano i tre organizzano una beffa ai suoi danni, ma gli effetti dell'iniziativa si rivelano, ahime', incontrollabili. ... ci viene il dubbio di aver richiamato lo spirito di Elio e le Storie Tese, acc! |
Post n°14 pubblicato il 26 Novembre 2009 da dieci.risposte
1) Ho 12 anni, sono alta 156 cm e ho un seno quasi impercettibile,ma nel resto sono ben sviluppata. Mia mamma e piu bassa di me e mio padre è circa 172 cm: quando potranno venirmi le prime mestruazioni? Ed infine la domanda delle domande 19) Io vorrei sapere per quanto tempo dobbiamo continuare questa storia; cioè in parole povere possibile che Ciccio Peppe Fringuello non sia ancora riuscito a tirarsi su una pippa? In attesa che voi ci elargiate le vostre risposte, come sempre vi proponiamo la favola di Hansel e Gretel, ma solo perchè Mastro Geppetto ha difficoltà a farsi una sega e Ciccio Peppe Pinocchio non è ancora nato.
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Post n°13 pubblicato il 26 Novembre 2009 da dieci.risposte
Si rifletteva tra noi e noi sull'utilità di enunciare delle risposte relativamente a problemi che oggettivamente non sembrano risolvibili. Facciamo un esempio pratico per fare capire il senso dell'intricato discorso anche alle menti meno sagaci (senti la vuoi piantare di inventarti parole che nella lingua italiana non esistono? torna a squola che è meglio! vai a stodiare, che poi la verità segreta è che tu non sei quel gran genio del tuo amico che vorresti far credere di essere e probabilmente le lauree che dici di avere erano un allegato omaggio con la Gazzetta dello Sport e stampate alla tipografia di Topolinia).
Scusate, ci siamo distratti perchè a volte ci capita di bisticciare ma in maniera del tutto bonaria, non allarmatevi. In fondo ci vogliamo bene assaie, tant'è vero che se qualcuno si allontana perchè s'è sfracassato i cocones della vita in Comunità (di recupero) noi si traversa mare e monti pur di ritrovarlo per poter nuovamente rifracassagli gli zebedei. Ditemi se questo non è amore?!
Dicevamo dell'esempio per agevolare i non capenti. Se uno ha il vizio di imboccare l'autostrada nel senso di marcia vietato e di percorrerla a tutta velocità la soluzione logica è quella di eliminare le autostrade, di cambiare il codice della strada a suo uso e consumo o forse la soluzione ottimale è impedire a quel decerebrato di guidare un mezzo di locomozione che non abbia una cilindrata superiore al monopattino? Questo interrogativo non ha soluzione, anche perchè non si può andare in monopattino sull'autostrada e un problema che non ha risposta non è un problema. Teniamo presente anche che con tutta probabilità uno che non arriva a capire che non è una bella cosa mettere in pericolo la salute psicofisica del prossimo non c'è speranza che possa essere in grado di imparare a guidare un monopattino! Ci sembra abbastanza ovvio.
E con questo è tutto, ricordatvi che vi vogliamo bene e vi raccomandiamo di guidare con prudenza (che non si dica che questo è un blog che non ama i suoi lettori!). Grazie, grazie per la gentile attenzione!
PS: abbiamo saputo che qualcuno si lamenta di noi e dice che siamo brutti e cattivi. Vogliamo dire costro/castoro i quali che, vittimisticamente e codardamente (ma come cazz scrivi?!), perserverano in questo atteggiamento che chi si fa lupo l'agnello se lo mangia e l'asino raglia e la capra canta e la gallina fa le uova, il gallo canta nella vecchia fattoria ia ia o! |
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