Sado Caustico

Delitto sulla A1 - Perchè non sono per niente convinto?


Scusatemi ma tante cose non mi tornano, secondo me tante cose vengono taciute, ad altre cose viene data poca importanza e ad altre ancora ne viene data troppa. Senza voler per forza riepilogare i fatti voglio solo puntare l’attenzione su alcune questioni che finora sembrano essere passate in secondo piano.  Nel parcheggio occupato dalla auto colpita dal proiettile sono stati trovati coltelli e oggetti contundenti, e per stessa ammissione del P.M. di Arezzo tali armi erano di proprietà degli occupanti del veicolo colpito, i tifosi laziali, mentre gli juventini erano quelli aggrediti. Per cui mi chiedo: senza nulla togliere alla gravità del fatto accaduto e al gravissimo lutto, che senso ha far passare il morto per un santo? Fino a cinque minuti prima di morire stava con ogni probabilità partecipando ad una violenta rissa. Ora è santo perché è morto? Avete dato uno sguardo ai cartelli che i tifosi laziali hanno appeso ai muri per salutare il morto? Anziché essere bianchi con scritte nere, sono a sfondo completamente nero e con scritte bianche, e per di più i caratteri usati sono identici a quelli che venivano usati durante il ventennio fascista. Metteteci poi che la tifoseria laziale (quella a cui apparteneva il ragazzo deceduto) è famosa per essere popolata da frange con nostalgie fasciste e… non credo di dover aggiungere altro.  Il poliziotto è stato visto sparare ad altezza d’uomo ma due cose non sono state considerate. La prima è che il poliziotto ha sparato dall’autogrill nella corsia sud, mentre i tifosi erano nell’autogrill della corsia nord, una distanza di almeno 70 o 80 metri. La seconda cosa è ancora più importante, e chi conosce quegli autogrill non può che darmi ragione: i due autogrill non si trovano alla stessa altezza, anzi il dislivello tra di essi e moltissimo. L’autogrill della corsia nord si trova in un piano molto ribassato rispetto al piano stradale, al contrario l’autogrill della corsia sud si trova in un piano inclinato rialzato sul fianco di una collina. Il dislivello tra il suolo dei due autogrill è di almeno 8 o 10 metri. I testimoni giurano che il poliziotto abbia sparato ad altezza d’uomo, e magari è anche vero, ma anche loro erano sul piano del poliziotto e perciò molto più in alto dei tifosi laziali. Quindi il poliziotto ha sparato ad altezza d’uomo si, ma con l’evidente intenzione di sparare molto al di sopra delle teste dei tifosi dall’altra parte della strada. Ma siamo poi sicuri che quel proiettile sia partito dalla pistola del poliziotto? I referti della scientifica non sono ancora arrivati. Non dovremmo essere almeno sicuri prima di mettere in croce un uomo? Con tutto questo non voglio dire che qualcuno sia colpevole e qualcun altro sia innocente. Voglio solo che chi ha sbagliato paghi, ma che siano tutti, che giustizia sia fatta, qualunque essa sia, e che non sia giustizia sommaria.