Sado Caustico

Pepponiani di tutto il mondo unitevi


La farsa si è consumata, il Papa ha rinunciato alla sua visita all'Università La Sapienza.Benedetto XVI ha un altro stile, un altro spessore, è diverso dal suo predecessore che lui chiama "Ciofanni Paolo II". Woityla nel 1991 la visita la fece, si beccò le contestazioni, le urla e le ingiurie, fece il suo discorso e riuscì persino a ringraziare "per la buona accoglienza". Che i due Pontefici fossero diversi tra loro lo si sapeva fin dall'inizio, quello che invece soprende è la nota della Conferenza Episcopale che esprime la propria incondizionata vicinananza al Papa, oggetto: "di un gravissimo rifiuto che manifesta intolleranza antidemocratica e chiusura culturale". E' proprio il caso di osservare "da quale pulpito giunga la predica. Tralasciamo l'accusa di antidemocrazia, considerando che viene da un "pulpito" che di democratico non ha proprio nulla. Ciò che mi innervosisce è l'accusa di "chiusura culturale", formulata proprio da chi condannò Galileo Galilei. Male ha fatto il Papa, anzi malissimo. Sarebbe stata una occasione unica per riconciliare la scienza e la religione, proprio lui infatti nel 1999 prese coragiosamente le difese di Galileo, e durante il suo discorso avrebbe potuto benissimo ricordarlo a chi lo accusava del contrario. E' però il caso di spiegare bene cosa sia accaduto. Il Rettore dell'Università ha invitato il Papa che ha accettato. In un documento, alcuni Docenti, per la verità solo 67 su 5.000, hanno dichiarato la loro contrarietà. Su questa scia alcuni collettivi studenteschi hanno chiesto l'autorizzazione di manifestare, autorizzazione del pari concessa dal Rettore. A questo punto il Papa ha rinunciato. Nessuna minaccia al Papa, nessun pericolo per la sua incolumità, solo il sano desiderio di alcuni seguaci di Peppone di far cagnara con il Boss di Don Camillo. Sono un Pepponiano ultraconvinto, lo ammetto senza pudore, e ho fatto mia la frase storica pronunciata dal Sindaco di Brescello: "No, Nostro Signore non da fastidio proprio a nessuno, sono i preti che danno fastidio". Più chiaro di così... La Chiesa celebra i suoi martiri elevandoli al rango di Santi e Beati, ma il martirio non da tutti è gradito, anche quando si tratta di un martirio puramente ideologico. I tempi cambiano o forse, più semplicemente, questo Papa è sempre meno disposto ad esser emesso in discussione, e da lui dovremmo accettare lezioni di democrazia? Amen.