Le mie poesie.

METAPOESIA.


 Ci eravamo illusi di essere tangenti ad orbite celesti (e sotto alla camicia il cuore in corsa perché doveva darsi il salto e poi sospesi, così, all'improvviso sarebbe stato iddio a sollevare le coperte a rimboccarci il cielo sulla faccia). E abbiamo continuato a scrivere parole, le più leggere, a decifrare il segno di astri e stormi, abbiamo continuato e ancora resistito al venir meno di futuro e tempo, truccando la ragione, soffiando sulla coda di aerei che erano carta. Ed ora lo so ch'era farfuglio, un farsi vento in bocca, l'accendere qui a terra segnali e fumo per gli occhi degli alieni che mai sono atterrati. Ora lo so che siamo soli qui fra questo mondo e il cielo, che maturiamo carne come la polpa il frutto e quando scade l'anno il mese il giorno, è un ultimo minuto lo stretto di un secondo e poi appena una memoria negli occhi di chi ci ha visto, nel cuore di chi resta, nell'amnesia di chi nemmeno saprà il tuo nome. Francesco_Palmieri