Le mie poesie.

LETTERA A MIA FIGLIA (non recapitata).


Se un giorno io morissi, figlia mia, ti prego piangi pure ma fa’ che sia breve. Non dare a questa vita (inganno di un eterno che non dura) l’euforia oscena di chi nel palmo nasconde il poker d’assi che ci umilia, non darle da godere la tua estorta pena e se proprio non riesce tu fa’ che sia breve. Trattala come faccio io scrivendo l’impostura sopra tutti i muri, coi denti del mercante che assaggia le monete e non chiama oro lo sfavillio del rame. Accordi d’amore canta quando incontrerai l’amore e fai volare alianti quando ti sentirai vento, ma non cerchiare troppi zeri a destra della vita che è solamente l’uno, il numero di ciascuno. Intanto ora vivo e continuo la mia guerra che finirà perduta, ma ti prego in quell’istante ascolta nel silenzio le antiche cornamuse d’altopiano, che degli uomini raccontano la gloria ed il coraggio, il grido di battaglia. E poi dammi pure un bacio. Ma fa’ che sia breve. Francesco_Palmieri