Creato da Francesco_Palmieri il 27/05/2010

Le mie poesie.

qui e in nessun altro altrove...

 

E A GRAVARE SUGLI OCCHI.

Post n°55 pubblicato il 01 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri

 

E a gravare sugli occhi
un silenzio di stanze
da tempo disabitate,
la stasi di pietre
tutt'intorno alla porta.
Mai l'avresti creduto
che il vivere stanca
(se è vivere poi
stare dentro un acquario,
misurare ogni passo,
ogni giorno in salita)
mai avresti creduto
che il futuro in attesa
fosse sterminio di ore
annate di carestia.

E a gravare
sotto e sopra alla pelle
lo stare obbligato
tra finzione e impostura
o forse davvero
dentro l'unica vita.

Francesco_Palmieri
 
 
 

POETICA.

Post n°54 pubblicato il 01 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri

 

Perché dovresti leggere queste mie parole,
saltare dentro un'acqua che fa rabbrividire,
sollevare il telo dallo specchio
e vedere le ombre che un giorno furono i vivi
(si raccolse rose di maggio
a ciuffi, a mazzi, ad una ad una,
e la neve non era prevista
la neve era altrove).

Se poi è meglio in due
reggere un transito di spettri,
guardare da un balcone
ottoni di fanfara e fiori nei capelli,
prendi la sedia
mettiti vicino

io ho parole ancora
da dire a questa vita

e non ci sarà perdono per lo scempio
per l'inganno di un tempo a orologeria
per la pelle e le pieghe che non coprono più gli anni
per il fiato in riserva, qualche ultima corsa,
per i fiori colti e morti
per i giorni che verranno, giorni di vecchi,
per l'avvento di stagioni negli occhi di altre generazioni
per la memoria che non schianta il ritratto di anni lievi
per l'oblio che non viene
su ciò che è stato e che sarà.

Non un solo perdono per te
esistere o morire che tu sia

e tu non avrai pace,
come non l'ho io.

Francesco_Palmieri
 
 
 

DISTACCO LENTO.

Post n°52 pubblicato il 29 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Si comincia a farsi trasparenti
quando gira intorno
un altro mondo

(scartano i bambini scatole nuove,
altre lingue
i figli nati ieri)

poi il tacere ad uno ad uno
dei passi in sincronia.

E tu,
la faccia al finestrino
in un treno oltreconfine.

Francesco_Palmieri
 
 
 

PASSAGGIO 24.

Post n°51 pubblicato il 29 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Eppure dobbiamo vivere,

nonostante la vista
del vuoto dentro le mani
e tu sopra ad un filo
a saperti sospeso,

nonostante il percorso
dove perdi comunque
se arrivi al traguardo
col tuo passo da corsa.

Eppure dobbiamo vivere,

malgrado il punto
che divide di netto
un tempo in avanti
(quasi fosse immortale)
e poi sguardi a ritroso
di chi è nella corrente,
come foglia, una carta,
uno stelo di rosa,

malgrado i saluti,
le partenze per sempre,
la speranza che un giorno
si starà su una stella
(e si riunirà la famiglia,
con lo sposo e la sposa,
un padre ed un figlio,
la madre radiosa),

nonostante le spalle
che ti fanno straniero
a chi nella mano
ha le stesse tue pieghe

nonostante l’amore
che ha parole d’eterno
e d’un tratto è fracasso
di giorni d’inferno.

Eppure dobbiamo vivere,

perché a volte ti svegli
nel mattino che inizia
con la stanza già piena
di cristalli e di specchi

perché vivere è un lampo
che non si trattiene,
un ricordo di luce
dentro pagine d’ombra,

perché non c’è altra uscita
a questa nostra ferita,
qualche fuga, una tregua,

prima che già sia finita.

 

Francesco_Palmieri

 
 
 

QUANDO TI TROVERO'.

Post n°50 pubblicato il 28 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Quando ti troverò amore
tu non volterai lo sguardo
da un'altra parte.

Quando ti troverò
tu non mi lascerai solo
nella strada
né ti nasconderai più
perché io ti rincorra
con troppo fiato nella gola.

Quando ti troverò amore
tu non avrai un segreto
da nascondere,
tu non avrai segreti.

Quando ti troverò
tu non giocherai al gatto
e al topo
e non sarai tu il gatto
non sarò io il topo.

Quando ti troverò amore
sarà una giornata d'estate
e ci saranno i fiori nei giardini,
il vento profumerà di rose
e brillerà il sole
negli occhi tuoi d'estate
e fiori.

Quando ti troverò amore
tu mi chiamerai per nome
ed io ti chiamerò per nome

e per tutta la giornata
noi non ci lasceremo mai
noi non ci lasceremo più.


Francesco_Palmieri (parecchi anni fa...) 
 
 
 

EXPERIMENTA 17 (preghiera di Adam, 28 Nisan 5770).

Post n°49 pubblicato il 28 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Io non vengo a patti

Dio,

ridammi il mio giardino
i piedi nudi e l'erba
i frutti appesi ai rami
e d'ogni polpa il succo,

rendimi il vento lieve
e tutte le stelle in cielo,
il sole che non brucia
la luna sempre piena,

appoggia nelle mani
un volo di farfalla
e frullino sui capelli
piume leggere ed ali.

Soffia nelle narici anni
di un tempo ininterrotto
o fammi morire sazio
in fondo a un tempo giusto,

libera la carne
dal male d'ogni secondo,
lascia le gambe ferme
le braccia sempre tese,

liscia la pelle intatta
d'ogni ruga e piega
e sia neonata foglia
di verde e clorofilla.

Rendi all'amore il sempre
che qui si conta a giorni,
lascia alle madri i figli
sigilla tutte le fosse,

fa' che sia buono il sonno
del lupo e dell'agnello
e schioda dalla croce
quest'uomo che era tuo figlio.

Dio, non vengo a patti,

da secoli mangio terra e sassi
e quanti inverni a battere
dentro la bocca i denti,
in quanti millenni lunghi
sono morto e nato
e dentro la vita breve
ancora consumato,

non ho più patti, Dio,
io sono arrivato al fondo
e se non puoi ridarmi tutto,
fa' che io ritorni niente.

(Francesco_Palmieri, aprile 2010 - Ho immaginato l' Adamo biblico...e no.
"L'era ebraica ha inizio con la data della creazione del mondo che la tradizione biblica fissa all'anno -3760 (3761 AC). Vi è quindi una differenza di 3760 anni tra l'era ebraica e quella cristiana")
 
 
 

SOLO UN DESIDERIO.

Post n°48 pubblicato il 26 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Come vorrei
darti vele leggere
e non fuoco di meteorite grave
la caduta,
olio e non attrito
la corsa nella vita.
Vorrei darti l’appiglio,
la sporgenza di parete
al declino a fondovalle,
la stuoia gommapiuma
del riposo.

Ma anch’io sono pioggia,
goccia parallela
in tonfo nel finito.

 

Francesco_Palmieri

 
 
 

NON MI PIACE VIVERE.

Post n°47 pubblicato il 26 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Non mi piace vivere

ma vivo,

vivo per la bugia
di qualche parola appena

(che sia amore non ti lascio più
e poi ti lascia,
che sia l'allungo
di un infinito che certo è stato vero
negli occhi di un bambino
ed era tutto il fuori
a qualche metro dalla porta,
che sia la predica di un eterno
che è solo questione di mattine
e poi ti guardi nello specchio
e già sei vecchio),

vivo perché lo vuole il corpo
e non so dire no alla fame
non so dire no alla sete
non so fermare la mano
quando la tua pelle è pesca
e il tuo ventre è casa
dove riposo e danzo
(e ancora rimane qualche attesa,
un dire che mi salvi
nel cammino d' ombra
che appare e poi scompare
nel giallo e l'arancione
di filari di lampioni)...

E intanto io mi presto
ad apparire vivo,
lo scrivo senza pena
senza aspettare in cambio
un lieve di carezza
parole di saggezza
(un dire che comunque
abbiamo visto il mare
un colmo di stagioni
sdraiate sopra ai seni
e che rimane dio
per l' ultima scommessa).

Ho imparato quanto vale
di questo stare a terra
(e il tempo che non basta
per te ch' eri già pronto
a darti un altro inizio)

e non mi piace vivere

ma vivo.

 

Francesco_Palmieri

 

 
 
 

STUDIO LIRICO 17.

Post n°46 pubblicato il 26 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Stasera non guarderò la luna
e se ci saranno stelle
gli volterò le spalle,
incrocerò le braccia
sopra al petto
e sarò muro
al fremere di venti
in mezzo ai fiori,
sarò cemento
con vene fatte ferro
e l'anima blindata
al centro della terra.
Stasera non guarderò la luna
piuttosto accenderò una fiamma
in una stanza sola
e volerò falena
ubriaca dentro al fuoco.

Francesco_Palmieri

 
 
 

METAPOESIA.

Post n°45 pubblicato il 26 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Ci eravamo illusi
di essere tangenti
ad orbite celesti
(e sotto alla camicia
il cuore in corsa
perché doveva darsi
il salto e poi sospesi,
così, all'improvviso
sarebbe stato iddio
a sollevare le coperte
a rimboccarci il cielo sulla faccia).

E abbiamo continuato
a scrivere parole,
le più leggere,
a decifrare il segno
di astri e stormi,
abbiamo continuato

e ancora resistito
al venir meno
di futuro e tempo,
truccando la ragione,
soffiando sulla coda
di aerei
che erano carta.

Ed ora
lo so ch'era farfuglio,
un farsi vento in bocca,
l'accendere qui a terra
segnali e fumo
per gli occhi degli alieni
che mai sono atterrati.

Ora lo so
che siamo soli qui
fra questo mondo e il cielo,
che maturiamo carne
come la polpa il frutto
e quando scade l'anno
il mese il giorno,
è un ultimo minuto
lo stretto di un secondo
e poi appena una memoria
negli occhi di chi ci ha visto,
nel cuore di chi resta,

nell'amnesia di chi
nemmeno saprà il tuo nome.


Francesco_Palmieri

 
 
 

PASSAGGIO 28.

Post n°44 pubblicato il 26 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Ci provo ad essere felice,
come tu dici,
ci provo a credere
a un’ombra più corta della luce,
al liscio di discesa a fine di salita,
all’occhio che intravede giornate ancora buone
(...e pensa - tu mi dici-
a com’è quieto il mare,
a calme di montagne
nei boschi ammutoliti,
al sole che si sdraia
sopra l’erba e i fiori,
l’amore, una carezza,
la donna che si spoglia...).

Io ci provo
a battere il tuo passo,
a mettermi in rincorsa
per occupare il posto

ma mi chiamano al telefono
ed io rispondo.

Non so se sia una voce

o solo il grido di sirena
che c’è fuori.

 

Francesco_Palmieri

 

 
 
 

DUE MOVIMENTI: IN CRESCENDO E CALARE.

Post n°43 pubblicato il 25 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

I

Dove sono le parole dell'uragano e l'impeto,
dove, quelle a squarciare il cielo come tuono,
ad aprire nel mezzo il mare
a farne perfetta la tempesta,

dove l'alfa e l'omega
che sopravanza il tempo
e noi nelle parole eterne,
noi inizio e fine
noi tutti compiuti
come gli immortali
come dio.

II

Dove
le parole di consolazione
quelle sillabe liquide
che non si dicono
non si pronunciano

ma qualche volta piangono

perché non siamo
perché non saremo

perché siamo stati
e ci perderemo.

 

Francesco_Palmieri

 

 
 
 

PERDIZIONE 31.

Post n°42 pubblicato il 25 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Oggi le mie parole
le stringo per la gola,
le voglio stramazzare
come colombe in volo.

Che io non veda abele
attraversarmi gli occhi,
che nessuno dica
parli
scuota acqua in cielo
per farne pioggia pura
fiammelle a pentescoste

e sia questo diluvio
mare che sale in cima.

Ed io
senz'arca.

Francesco_Palmieri

 
 
 

STUDIO LIRICO 20.

Post n°41 pubblicato il 25 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Ho già occhi
di notti che non dormo,
i mattutini estivi
di una superflua luce

(non ci sei tu
e neanche ci sarai
perché lo so
che questa è terra
di vita allucinata,
di ombre lievi in fuga
appena si fa giorno
e sono solo pieghe
le piume sul cuscino).

Ho già le cifre
di marmo da scolpire,
l'oro sopraffino
che scriverà il tuo nome

(e tu sarai un foglio
di rosso sangue e fiori,
il primo verso tremulo
di una poesia d'amore).

Ho già tutta la vista
da me alla tua stella,

ma io rimango qui
spezzato dietro a un vetro
e tu ad anni luce
in qualche firmamento.

Francesco_Palmieri

 
 
 

SOPRAVVIVENZE INSTABILI.

Post n°40 pubblicato il 25 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Avevo tra le mani

colori,
e fogli,

caselle da colmare
e spazi da colorare,
puntini da intrecciare
perché apparisse in volo
un galoppo d'unicorno
e fate tutte nude
con spalle di farfalla

(e quanti giorni in fila
senza mai la parola fine?).

Ora qualche macchia
che sfrego nel lavello.

Resiste appena appena
nelle giornate buone

e poi è solo sporco
che non si lava via.

 

Francesco_Palmieri

 

 
 
 

DISTACCO LENTO.

Post n°39 pubblicato il 25 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Si comincia a farsi trasparenti
quando gira intorno
un altro mondo

(scartano i bambini scatole nuove,
altre lingue
i figli nati ieri)

poi il tacere ad uno ad uno
dei passi in sincronia.

E tu,
la faccia al finestrino
in un treno oltreconfine.

 

Francesco_Palmieri

 
 
 

PASSAGGIO 24.

Post n°38 pubblicato il 25 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Eppure dobbiamo vivere,

nonostante la vista
del vuoto dentro le mani
e tu sopra ad un filo
a saperti sospeso,

nonostante il percorso
dove perdi comunque
se arrivi al traguardo
col tuo passo da corsa.

Eppure dobbiamo vivere,

malgrado il punto
che divide di netto
un tempo in avanti
(quasi fosse immortale)
e poi sguardi a ritroso
di chi è nella corrente,
come foglia, una carta,
uno stelo di rosa,

malgrado i saluti,
le partenze per sempre,
la speranza che un giorno
si starà su una stella
(e si riunirà la famiglia,
con lo sposo e la sposa,
un padre ed un figlio,
la madre radiosa),

nonostante le spalle
che ti fanno straniero
a chi nella mano
ha le stesse tue pieghe

nonostante l’amore
che ha parole d’eterno
e d’un tratto è fracasso
di giorni d’inferno.

Eppure dobbiamo vivere,

perché a volte ti svegli
nel mattino che inizia
con la stanza già piena
di cristalli e di specchi

perché vivere è un lampo
che non si trattiene,
un ricordo di luce
dentro pagine d’ombra,

perché non c’è altra uscita
a questa nostra ferita,
qualche fuga, una tregua,

prima che già sia finita.

 

Francesco_Palmieri


 
 
 

DILUVIO SENZA RISPOSTA.

Post n°37 pubblicato il 25 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Sul verde cupo
di spazi marini
pronti alla tempesta
scivola colomba
il grido metafisico
dei vivi.

Da buie profondità
cosmiche
il grido
non è tornato
e tanti sono morti
nell'attesa.

(Povera colomba pazza
annegata fra le stelle...)

 

Francesco_Palmieri

 

 
 
 

SI ERA PENSATO.

Post n°36 pubblicato il 24 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Si era pensato che fosse per la vita
e se si diceva vita
era per sempre

(questo
negli anni d'ogni patto
con dio a testimone
ed ogni giuramento
era d'onore)

per sempre
l'appuntamento al giorno
sullo stesso prato,
e l'erba s'azzurrava in mare
e noi pirati,

per sempre
la pelle senza pieghe
di mia madre,
il passo svelto e teso
di mio padre,

per sempre
tutti gli altri baci
dopo il primo
e ancora il viso della sera
trovarlo ogni mattina.

Si era pensato che fosse per la vita
ma chi sapeva allora
che se si diceva vita
non era questa vita.

 

Francesco_Palmieri

 

 
 
 

EXPERIMENTA 2.

Post n°35 pubblicato il 24 Giugno 2010 da Francesco_Palmieri

 

Ne ho le palle piene
di attendere un lavacro
che ancora non arriva

(battesimale arso il cielo
e la colpa non va via)

questa non è terra d'avvento

e tu, strega, demonio, diavolessa,
spogliati
fammi godere

(e chissà che non sia già
la benedizione).

 

Francesco_Palmieri

 

 
 
 

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