Le Vie dell'Acqua

Questioni di Identità


Finché non cresciamo interiormente, finché non diveniamo completamente adulti, rimaniamo prigionieri delle esperienze viste e vissute nella nostra infanzia e soprattutto delle idee che ci siamo formati allora. E finché non ce ne liberiamo, cerchiamo sempre di replicare gli schemi conosciuti durante infanzia ed adolescenza. Magari per vincere dove non abbiamo vinto, o ricevere amore dove non ne abbiamo ricevuto e colmare vuoti profondi dentro di noi che avrebbero invece bisogno soltanto del risanamento della voragine affettiva o cognitiva che li ha prodotti.
O semplicemente perchè questi schemi, per quanto rigidi e del tutto imprigionanti, ci fanno stare bene in un certo senso, dandoci un senso di identità nel bene e nel male;  o ancora perchè sono i soli conosciuti e sono quelli attraverso i quali riusciamo a dare un senso alle cose, a leggerle; in tal caso tenteremo di forzare, costringere l'esperienza o il nostro modo di leggerla all'interno di quegli schemi, pervenendo fatalmente a gravi errori prospettici nella maggior parte dei casi. Come uscire da questi circoli viziosi?Forse la domanda è: dove e quando ho imparato a pensare questa o quell’altra cosa?Siamo piccoli bimbi persi dentro un labirinto mentale che ci appare inestricabile e gigantesco con le sue altissime pareti. Ma se ci eleviamo alla statura adulta crescendo interiormente .. vedremo l'altezza delle pareti svanire .. vedremo dall'alto, al di là dei muri e sapremo uscire. Drashta
-------------------------------------------------------------------------------------------"Guarda a tutt'occhi, guarda!" (Jules Verne, "Michele Strogoff")