Le Vie Dell'Oriente

Taoismo: Introduzione 


Asserire che "tutto è mutamento" è un'ovvietà, ma accettarlo davvero come postulato che spieghi la natura ultima del reale è difficile e, in ultima analisi, sconcertante. Una grande corrente del pensiero indiano, per esempio, pur fondata sull'idea della natura transitoria del mondo, ha cercato di superarla, di negarla, individuando nel Brahmam o in dio una realtà metafisica eterna e immutabile, "al di là" del divenire. La più alta esperienza spirituale diventa quindi una fuga dall'incanto illusorio della vita, radice del dolore esistenziale, verso una realtà "vera" che la trascende. Il taoismo invece con estrema originalità ha sviluppato lungo i secoli un sistema di pensiero che individuava il principio primo e la meta ultima all'interno del mutamento stesso, non al di fuori o contro di esso. La Via della sapienza taoista non rifugge, ma valorizza la realtà del mondo in tutte le sue espressioni: essere e divenire coincidono.
II Dao (Tao) è il principio immanente alla realtà, il respiro dell'universo e l'essenza dell'uomo, e il ritmo segreto della natura, la logica stessa delle incessanti trasformazioni. Le tradizioni filosofico-religiose dell'Asia orientale si sono sviluppate rimanendo profondamente ancorate all'idea che la verità ultima è racchiusa nella realizzazione intuitiva della sostanziale identità fra relativo e assoluto.Dao (Tao) è la "Via", principio oggettivo e verità ultima che devono essere compresi e sperimentati nella continua ricerca interiore. Madre di tutte le cose, il Dao (Tao) le preserva attraverso il suo potere, De (Te), e le porta avanti nel loro eterno ciclo. Ma è senza forma, senza limite, senza nome. Al posto di una verità rivelata, il taoismo propone un enigma: tutti conoscono il Dao, eppure nessuno lo può definire: "La ragione per quanto si affatichi è incapace di conoscere, la bocca per quanto si spalanchi e incapace di esprimere. [...] Vi è qualcosa che regge i fili di tutto, ma nessuno ne vede la forma. Riduce, aumenta, riempie, svuota, ora oscura, ora illumina; col sole rinnova, con la luna trasforma - giorno dopo giorno è attivo anche se nessuno ne vede lo sforzo. La vita sprigiona da qualcosa, la morte torna a qualcosa, principio e fine si oppongono fra loro in un susseguirsi che non ha inizio - e nessuno ne conosce la fine." (Zhuangzi 21) Principio dell'eterno divenire, il Dao (Tao) non può essere fermato in un nome. Fondamento della spontaneità, non può essere imbrigliato in una classificazione: "II dao dei nostri concetti non e il dao perenne. II nome del nostro vocabolario non e il nome perenne". (Daodejing 1) M. Raveri, Taoismo