Voci di Dentro

CONDANNA ALLA VITA!!


La mia rabbia comincia ad essere poco contenibile…man mano che le ore e i giorni passano, e man mano che passano anche quelle del povero Welby! La “medicina”, la “cura”, tutte parole che dovrebbero dare ad intendere che la qualità della vita di un uomo malato debba migliorare o almeno far sperare in un miglioramento! L’accanimento terapeutico è tutt’altra cosa, perché tenere in vita, con la forza, un uomo che naturalmente già da tempo avrebbe trovato la pace! Perché costringerlo ad atroci sofferenze mentre la sua mente resta lucida e consuma le sue ultime forze per chiedere la graziA di essere lasciato morire! Nessuno si prende la responsabilità, e in Italia non c’è una legge che tuteli casi come questi! Mentre noi ci avviamo verso le nostre calde ed accoglienti feste natalizie, Welby, incapace di muovere il più piccolo dei muscoli resta prigioniero della sua sofferenza, incompresa, inaudita, inascoltata! Eppure, egli puo’ comunicare: è incredibile che un uomo in una simile condizione sia ancora in grado di far sentire che esiste e che con forza dichiari di non voler piu’ esistere! Ed è ancora piu’ incredibile che nessuno gli dia retta,che anche buona parte dell’opinione pubblica seguiti a ritenere che comunque è solo Dio che sa qual è il momento giusto nel quale questo figlio deve ritornare alla casa del padre. E’ davvero impensabile, e addirittura crudele che un uomo, che lotta da cosi’ tanto tempo (dunque non considero nemmeno tutti quei commenti che mi sento già nelle orecchie che dicono che si deve lottare…che non si puo’ rinunciare alla sacralità della vita) non debba avere il diritto di considerare conclusa la sua lotta. Se fosse nelle  mie possibilità staccherei io stessa quel tubo che lo costringe a respirare artificialmente ….e anche io, dopo, starei molto meglio!! Fino ad adesso il pensiero di lui mi tormenta!