Le voci di dentro

Loro


E’ notte. Ho paura.Con tutti questi alberi qui attorno non riesco a vedere nulla.Mi inseguono, li sento avvicinarsi, come se sapessero dove mi trovo o in che direzione vado.Devo essere più veloce, più silenzioso. Devo riuscire a non farmi prendere.Un fruscio, rami che si muovono… sono qui!Scappo. Fuggo verso nord, o almeno credo che sia il nord. Lo credo perché fa freddo, è tutto più umido… e la nebbia! Cristo Santo questa nebbia!Non si vede niente. Rischio di sbattere contro un albero, di inciampare in una radice, di cadere, farmi male… in questa nebbia non si vede un cazzo!Meglio così. Io non vedo, ma loro non vedono me.Ancora un fruscio. Che fosse…No! Non è possibile! Non possono avermi già trovato!Eppure ho corso tanto, mi sono infilato in questa strada di merda, con questo cazzo di freddo… ma pare che non serva.Per quanto mi nasconda, sanno sempre dove sono.Corro ancora, non possono prendermi se corro! Cristo per favore, fa che non mi vedano, fa che non mi sentano, fa… cazzo! No! Non puoi farmi questo, non puoi abbandonarmi così!Devo essere più veloce… più veloce… più veloce…Ho il fiatone, non ce la faccio più, mi scoppia il petto, ho le gambe pesanti… è un incubo! Oddio è come un incubo!Li sento qui dietro, a pochi passi da me, ma non riesco a rialzarmi. Le scarpe scivolano nel fango, i muscoli delle gambe mi abbandonano.Sento i fruscii… oddio devo scappare, andarmene… Dio ti prego dammi la forza!Mi alzo, provo a correre, ma il petto mi fa troppo male… cado, finisco a terra…Mi volto, il cuore mi batte all’impazzata, ho le lacrime agli occhi… sento i fruscii, ma non li vedo ancora… eppure sanno dove sono, sanno sempre come trovarmi…Delle foglie laggiù si muovono… sento distintamente dei passi… Eccoli……la voce di lei che mi dice addio… il disprezzo negli occhi del mio amico quando mi ha visto baciare sua moglie… l’ultimo sguardo di mia madre, prima di morire…