Le voci di dentro

Sulla libertà


Oggi ho ascoltato un discorso che mi ha stimolato la voglia di fare un po' di filosofia... quindi mettetevi seduti e portate pazienza
Un tipo ieri sera, trovandosi a chiaccierare con la mia socia, l'ha additata accusandola di essere bloccata in una gabbia, di essere vittima di un sistema che chiude la vita in progetti da gestire. Lui invece dichiarava la sua libertà, perché riusciva a vivere la vita per come la voleva, senza particolari vincoli o regole, viaggiando da un paese all'altro e vivendo solo ciò che sceglieva di vivere.Di primo acchitto potrebbe anche venire di dargli ragione... ma vorrei sottoporvi una domanda: se la libertà di poter vivere solo ciò che si vuole la inseguiamo con voracità tale da farla diventare l'unica ragione di vita, non sarebbe giusto dire che si è diventati schiavi della libertà?Se possiamo dire così, allora possiamo anche affermare che la libertà assoluta è una gabbia anch'essa... Possiamo perfino dire che la stessa ricerca della libertà, diventa un progetto da gestire, una routine!Alla fine mi viene da pensare che la libertà (quella vera) sia solo un'illusione, uno stato mentale. Io mi sento libero, dunque lo sono... Io mi sento libero scrivendo, qualun altro si sentirà libero viaggiando, qualcun altro ancora stando chiuso in casa a guardare un film.Si può realmente affermare che il ricercatore della libertà estrema, senza vincoli né regole, sia più libero di noi?Alcuni diranno di sì, altri saranno d'accordo con me... l'unica cosa importante, però, credo sia non giudicare e lasciare le persone libere di essere ciò che vogliono. Ciò che rende felice me, non necessariamente deve rendere felici tutti. Ognuno può capire come deve vivere la propria vita, ma non può permettersi di dispensare lezioni, perché ogni vita è diversa.Questo, almeno, è come la penso io...