di Fabio MassaAltro che corsa a due. La questione della successione di Dionigi Tettamanzi alla guida della diocesi più grande d'Italia è apertissima. E per questa "corsa" non ci sono in lizza solo Gianfranco Ravasi e Angelo Scola. Secondo quanto ha potuto apprendere Affaritaliani.it da fonti d'Oltretevere, ci sono ostacoli difficili da superare, sia per Ravasi che per Scola.Gianfranco Ravasi, classe 1942, lombardo doc (è nato a Merate), dal 2007 è presidente Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Un cumulo di cariche importanti, che testimoniano una carriera davvero rapida. E sarebbe proprio questo il problema. Benedetto XVI ha infatti enunciato il principio, tra i suoi più intimi collaboratori, che nella Chiesa non ci siano "carriere di corsa". Niente più promozioni veloci, dunque. E, quindi, strada difficile, quella verso Milano, per Ravasi.
Scola e Ravasi si allontanano da Milano. Inside
di Fabio MassaAltro che corsa a due. La questione della successione di Dionigi Tettamanzi alla guida della diocesi più grande d'Italia è apertissima. E per questa "corsa" non ci sono in lizza solo Gianfranco Ravasi e Angelo Scola. Secondo quanto ha potuto apprendere Affaritaliani.it da fonti d'Oltretevere, ci sono ostacoli difficili da superare, sia per Ravasi che per Scola.Gianfranco Ravasi, classe 1942, lombardo doc (è nato a Merate), dal 2007 è presidente Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Un cumulo di cariche importanti, che testimoniano una carriera davvero rapida. E sarebbe proprio questo il problema. Benedetto XVI ha infatti enunciato il principio, tra i suoi più intimi collaboratori, che nella Chiesa non ci siano "carriere di corsa". Niente più promozioni veloci, dunque. E, quindi, strada difficile, quella verso Milano, per Ravasi.