Chésta lé casa mè

ELTON JOHN, PARLAR BENE E RAZZOLAR MALE


sabato 16 luglio 2011Elton John e il vero volto dei progressisti
In questi giorni Piazzola sul Brenta e la piazza di fronte alla splendida Villa Contarini di Palladio sono teatro di una rassegna musicale che sta portando le star del pop italiano, come Giovanni Allevi, Jovanotti, Cesare Cremonini e i Modà, e star internazionali come Jamiroquai, i Korn, gli Hooverphonic ed Elton John nel mezzo della provincia padovana. Proprio il gaio baronetto Elton John è stato protagonista di un episodio che ha avuto una discreta eco sui media nazionali. Il gaio baronetto ha difatti fatto sgomberare dei nomadi dal luogo del concerto. I nomadi in questione lavavano e stendevano i panni nei pressi della piazza del concerto e facevan giocare i loro bambini alcuni dei quali nudi. Ora, per carità, il gaio baronetto ha sicuramente avuto le sue buone ragioni per far sgomberare il tutto dalle forze dell'ordine. Chiunque ha avuto a che fare con i nomadi sa benissimo che bisogna usare il pugno di ferro per poter ragionare. Ciò che non torna, e che da fastidio, è che il gaio baronetto, come molti suoi compagni di fazione politica, predica in un certo modo e razzola in un altro. Dall'alto dei suoi miliardi ciancia di "diritti civili", di "lotta all'intolleranza", salvo poi tramutarsi in Gentilini quando deve affrontare in maniera concreta il problema dell'integrazione. Avere a che fare, come in questo caso, con i nomadi o con etnie differenti che magari provengono da paesi disagiati non è una passeggiata, le regole ferme e chiare e il pugno di ferro sono l'unico modo per riuscire ad affrontare il problema ed evitare situazioni di illegalità e degrado. Lorsignorie progressiste, come il gaio baronetto in questione però amano riempirsi la bocca di belle parole e agitare il ditino verso chiunque osi ribadire i concetti basilari della difesa dell'identità e del rispetto delle regole, salvo poi agire in modo completamente differente quando la dura realtà gli si para davanti. In realtà comunque la metamorfosi gentiliniana di Elton John e delle altre vestali del politicamente corretto non dovrebbe sorprendere. In realtà i veri razzisti sono proprio loro. Quando sentite parlare di immigrazione le vestali del politicamente corretto esse ripetono il seguente mantra "gli immigrati servono per svolgere i lavori umili" e proprio ripetendo il mantra svelano la loro reale natura razzista. Già, per il progressista medio l'immigrato serve a svolgere le mansioni della servitù e della bassa manovalanza, la loro è quindi più una compassione pietosa verso persone che considerano inferiori e perciò degne di lavori di bassa qualità svelando così il loro vero volto, un volto che nascondono bene dietro gli artifizi retorici del politicamente corretto ma che prima o poi emerge in maniera prepotente quando costoro si trovano in prima persona di fronte alle difficoltà delle relazioni inter-etniche.  http://gio88-giova.blogspot.com/2011/07/elton-john-e-il-vero-volto-dei.html