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Monfalcone: ora gli Islamici vogliono una “madrasa”. Come i Talebani


Monfalcone: ora gli Islamici vogliono una “madrasa”. Come i Talebani22 aprile 2012
MONFALCONE. Nel rione di Aris, e non più in centro, a Monfalcone potrebbe nascere la prima “madrasa”, un centro islamico di indottrinamento, di quelli tanto amati dal Mullah Omar. Sono in corso trattative per acquisire la proprietà dell’immobile sfitto che dal 2000 e fino a due anni fa ospitava, in via Primo Maggio, il discount “Hardi”, proprio di fianco del bar al “Cavallino”. E ieri alle 11, alla presenza anche di un architetto monfalconese per la stima di parte, è avvenuto il primo sopralluogo, protrattosi per un’ora circa. Il Centro culturale islamico Baitus-Salat, secondo quanto appreso, ha infatti puntato gli occhi sul grande magazzino, in origine un deposito di piastrelle, costruito nel 1964 su una superficie di 1.840 metri quadrati. Lo ha confermato Sante Mio, contitolare dell’autosalone di via Cesare Augusto Colombo e comproprietario dell’area in questione. «Sei mesi fa io e il mio socio abbiamo ricevuto la prima telefonata d’interessamento da parte dell’Associazione Baitus-Salat e ora abbiamo effettuato un primo sopralluogo tecnico».La cifra in ballo non è da poco, si parla di 600mila euro (3mila a metro quadro). «Ma siamo ancora nella fase iniziale delle trattative – precisa Mio –: l’atto di vendita non è ancora perfezionato. Per quanto ho appreso la comunità bengalese, che in città conta 2mila anime, ha intenzione di realizzare nell’ex magazzino un centro di studio della lingua e del Corano».«Al momento – continua – mi risulta esista un luogo di ritrovo in centro città, ma è di dimensioni troppo ridotte per ospitare tutti gli islamici. Credo che i potenziali acquirenti debbano capire se il loro progetto è fattibile o meno. L’immobile ha comunque tre possibili destinazioni d’uso: residenziale, commerciale e artigianale. Ritengo che la destinazione abitativa possa includere anche la sede di un’associazione culturale». Naturalmente la proprietà spera di perfezionare la trattativa in corso e di concludere l’affare, anche se il problema del prezzo non è di scarso rilievo per la comunità bengalese, che avrebbe anzi chiesto uno sconto. «In origine – ha spiegato Mio – per quell’area sfitta da due anni avevo avanzato il progetto di realizzazione di un complesso edilizio di 12 appartamenti, ma con la sopravvenuta crisi del settore immobiliare l’idea è naufragata».Tra i residenti di via Primo Maggio, ieri mattina, circolava già la notizia di un’avvenuta cessione. Questo per la rimozione, una settimana fa, del cartello “vendesi” affisso sull’immobile. «Magari fosse così – precisa Mio -. In realtà l’abbiamo tolto proprio in rispetto della trattativa in corso e da quando ciò è avvenuto ho registrato altri tre interessamenti: quello di una ditta per la realizzazione di un magazzino deputato allo stoccaggio di biancheria intima, quello di un piastrellista e di un costruttore. Inutile sottolineare che nell’attuale frangente si è costretti a vendere per ottenere liquidità».E se al posto dell’Hardi sorgesse un luogo di preghiera, magari una sorta di moschea? «Personalmente – ha concluso Sante Mio – non avrei alcun problema: da viaggiatore ho visitato numerosi Paesi musulmani e visitato diversi edifici di culto; non vi ho mai visto qualcosa di male in ciò. Esprimere parere contrario equivarrebbe a fare razzismo».Il signor Mio, da buon affarista, se ne frega della sua terra e della sua città. E come al solito, per “confondere”, agita il vetusto spettro del “razzismo”. E’ invece alto, l’allarme che suscita la costruzione, non di una Moschea, già atto grave e invasivo, ma di una “madrasa”, ovvero quei centri di indottrinamento islamico che in Pakistan hanno generato il simpatico movimento dei Talebani.I residenti del posto potrebbero, presto, avere come vicini, dei terroristi in erba.http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/04/21/news/a-monfalcone-un-centro-islamico-nell-ex-market-1.4399562.........................................E' chiarissimo, ci stanno invadendo e comprando. Di quali conferme avete ancora bisogno?