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ITALIA, RIFIUTI MANDATI ANCORA IN DISCARICA: LOMBARDIA SOLO L'8%, LA SICILIA ADDIRITTURA IL 93%


In Italia metà dei rifiuti finisce ancora in discaricaItalia ancora molto indietro per quanto concerne la differenziazione dei rifiuti urbani prodotti. Basti pensare che in discarica ci finiscono ancora il 49%, ovvero ben 15 milioni di tonnellate ogni anno.Nel Mezzogiorno la situazione è ancora più negativa con quasi tutte le regioni che superano ampiamente il 60%, fino al record negativo del 93% della Sicilia. Molti di meno sono i rifiuti che trovano nuova vita: viene recuperato solo il 33%, un modesto risultato rispetto alla media europea del 42%. Peggio di noi solo Portogallo (19%) e Grecia (18%). La Lombardia è la Regione che si affida meno alla discarica (8%). Seguono, con un bel distacco, il Friuli (14%) e il Veneto (15%). Sono ben nove, invece, le Regioni ricorrono alla discarica per smaltire oltre il 60% dei propri rifiuti (Liguria, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) e diventano dieci, con la Campania, che invia i rifiuti in altre zone d’Italia o all’estero.Il dato del Lazio è doppiamente negativo poiché non solo qui finiscono in discarica oltre 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (74%), ma è anche la regione che spende di più per questo disservizio: «Il riciclo nel Lazio è fermo al 17,8% e il costo dello smaltimento in discarica è il più alto in Italia: 196 euro all’anno per abitante», aggiunge Ronchi. «Dati ben lontani dalla Lombardia che ha la miglior perfomance con il 47,4% di rifiuti avviati al riciclo e il costo di 124 euro a persona per lo smaltimento in discarica».Le cattive notizie per il nostro Paese non si fermano qui: secondo il rapporto L’Italia del riciclo, recuperiamo sotto forma di materia solo il 20% dei rifiuti (escluso il compostaggio), contro una media europea del 26%; anche il compostaggio e il recupero energetico si mantengono sotto la media del «vecchio continente», rispettivamente al 13% (in Europa al 16%) e al 18% (29% in Europa).Una buona notizia deriva dall’industria italiana del riciclo degli imballaggi, che si è mantenuta su buoni livelli sia per quantitativi, pari a 7,5 milioni di tonnellate (+2% sul 2010), sia per tasso di riciclo, stabile al 64%: crescono carta (+3%), plastica (+4%) e vetro (+7%), in calo acciaio (-1%), alluminio (-13%) e legno (-5%). Dati in linea con il rapporto Il riciclo ecoefficiente, presentato la scorsa settimana a Bruxelles e da cui emerge come l’Italia con 33 milioni di tonnellate sia seconda solo alla Germania per il riciclo delle materie seconde (gli scarti della lavorazione industriale) e che l’intero comparto sia una componente chiave della green economy europea con oltre 500 mila occupati.20 dicembre 2012http://www.tuttogreen.it/in-italia-meta-dei-rifiuti-finisce-ancora-in-discarica/