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"Fermate la costruzione delle Moschee". Protesta in Spagna
Madrid - Sono una sessantina le moschee la cui costruzione è stata ritardata o rinviata 'sine die', fra il 1995 e il 2008, a causa delle proteste degli abitanti dei Comuni in cui i tempi dovrebbero essere edificati, secondo un rapporto redatto dal professore Jordi Moreras, dell'Universitat Rovira i Virgili di Terragona.La maggioranza dei progetti paralizzati si trova in Catalogna e riguarda, soprattutto, il rifiuto dai parte dei municipi di cedere i suoli per l'edificazione dei templi. Il caso più emblematico, citato dal quotidiano Publico, la moschea di Siviglia dove la Comunità islamica da dieci anni tenta di costruire, senza successo, la maggiore moschea europea.Il Comune aveva inizialmente concesso alla comunità musulmana circa 6.000 metri quadri nel quartiere di Los Bermejales, successivamente revocati a causa delle proteste degli abitanti. Una nuova area per la moschea, individuata nella zona dell'ex Expo di Siviglia, convertita attualmente in polo imprenditoriale, aveva trovato l'opposizione degli industriali.Nell'ultima ipotesi di localizzazione, nel quartiere di San Jeronimo, un gruppo di ultrà è arrivato a seppellire un maiale nei terreni per tenere alla larga la moschea. A fine agosto l'assessorato all'Urbanistica non aveva ancora ricevuto il progetto della nuova moschea, per verificarne l'adeguatezza alle norme del piano regolatore urbano.Secondo Luis F, Bernabé, cattedratico di Studi Arabi e Islamici dell'Università di Alicane, gli abitanti associano le moschee col degrado del quartiere, ma l'opposizione ai templi musulmani é figlia di una diffidenza verso i musulmani e non verso l'islam, precedente anche alle stragi dell'11 marzo di Madrid. "Al di là della religione, si mescolano fattori come l'immigrazione, il terrorismo e i pregiudizi", osserva lo studioso.(ANSAmed) Tuesday 14 September 2010