Chésta lé casa mè

NUOVO ASILO CON I SOLDI CONFISCATI ALLA MAFIA


Lonate, nuovo asiloper 23 bambini nella villa confiscata alla mafiaA tagliare il nastro il ministro dell’Interno Roberto Maroni, assieme al presidente della provincia di Varese Dario Galli. "Un bene guadagnato con attività illecite è stato riconsegnato alla comunità
Varese, 20 settembre 2010 - Un asilo nido in una villa confiscata alla criminalità organizzata. La struttura, che accoglierà 23 bambini, è stata inaugurata in quella che era la residenza di un lonatese condannato per 416 bis, associazione a delinquere di stampo mafioso. Marmi verdi e rifiniture in oro ad ostentare una ricchezza accumulata grazie alle attività criminali, 250 metri quadrati fra stanze e giardino in via Canova, ora tornate a disposizione della comunità. A tagliare il nastro il ministro dell’Interno Roberto Maroni, assieme al presidente della provincia di Varese Dario Galli, al senatore leghista Fabio Rizzi e al sindaco di Lonate Ceppino Massimo Colombo che nel 2008 ha ottenuto in affido la villa e ha deciso di trasformarla in un asilo. «La lotta a tutte le mafie è uno degli impegni principali del governo – spiega il ministro Maroni – perché la presenza è ancora significativa non solo nel Sud ma in tutte le regioni d’Italia. Arrestiamo in media otto mafiosi al giorno e in 26 mesi abbiamo arrestato 26 boss latitanti quintuplicando i beni sequestrati, perché toccare il portafoglio significa mettere in crisi tutta l’organizzazione. Questo asilo è uno degli oltre 15 mila beni che sono stati sequestrati e confiscati in questi due anni per un controvalore di oltre 16 miliardi di euro - continua – e il nostro obiettivo è quello di mettere i beni a disposizione degli enti locali. Per questo abbiamo creato l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati».Presenti all’inaugurazione, con la musica della banda a fare da colonna sonora, anche i vertici delle forze dell’ordine sul territorio e il Prefetto Simonetta Vaccari. Al piano superiore della villa ridipinta di giallo verranno accolti i bambini, mentre al piano terra è stato ricavato uno spazio per le associazioni che verrà occupato dagli alpini, da tempo in cerca di una sede. Per realizzare la struttura, che registra già il tutto esaurito, sono stati spesi 300mila euro (250mila stanziati solo da Regione Lombardia e 50mila dal Comune) e i bambini riceveranno dall’Amministrazione un bonus di 80 euro al mese per tutto l’anno, come sostegno al costo delle rette. «Quello di oggi è un avvenimento importantissimo, perché un bene guadagnato grazie ad attività illecite è stato finalmente restituito alla comunità», commenta il presidente della provincia Dario Galli. Un’opera utile a tutti, come sottolinea il sindaco, nata da un’esperienza negativa. Quella delle infiltrazioni in un territorio che negli ultimi anni è diventato terra di conquista per le organizzazioni criminali.La villa è uno dei 729 beni sequestrati in Lombardia, 42 solo in provincia di Varese, ora a disposizione dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati. «L’asilo risponde realmente al bisogno della cittadinanza di un posto dove far crescere i propri bambini - spiega il senatore Rizzi – e quello inaugurato oggi è un modello che in futuro tutti dovremo cercare di portare avanti».da Il Giorno - Andrea Gianni