Chésta lé casa mè

NON GIOCATE AI VIDEOPOKER


Treviso. Vita bruciata ai videopoker: era ricco, ora dorme nell'automobilePer avere denaro il 36enne ha truffato i titolari dei locali dove giocava. Dopo le denunce la famiglia gli ha tagliato i fondiUna vita bruciata dal gioco. Inghiottita dal videopoker. A.C. ha 36 anni e dal destino ha avuto tutto: una famiglia benestante, soldi, salute. E tutto ha bruciato, tanto da ritrovarsi a vivere in un’auto. A portare alla luce la storia di quest’uomo di Montebelluna i carabinieri, che si sono trovati sul tavolo due denunce a suo carico per insolvenza fraudolenta.La storia di A.C. ha dell'incredibile e ha portato l'uomo, nullafacente, domiciliato ora a Vedelago, ma pare costretto a vivere in un'automobile, ad una serie di disavventure, culmimate alcune anni fa con la morte del padre. Da quel momento per lui si è aperto il baratro e la "droga" del videopoker è divenuta un’esigenza alla quale non poteva rinunciare. Tanto da arrivare a truffare pur di avere i soldi per giocare. A denunciare l'uomo i titolari di due esercizi pubblici di Cornuda e di Maser, dove era solito andare. Qui aveva richiesto ai titolari una ricarica da 250 euro del post-pay. In entrambi i casi A.C. aveva aperto il portafoglio e con aria sorpresa aveva affermato di essere sprovvisto di denaro in contante e che sarebbe andato al bancomat più vicino per prelevare il denaro il contante. Ma in entrambi i casi il 36enne si era dileguato senza lasciare tracce. Vestito elegamente, gentile e molto educato l'uomo era riuscito ad avere la meglio sulla buona fede dei due titolari, dandosi alla fuga con i 250 euro che con fiducia gli erano stati consegnati. Ma grazie alle testimonianze di diverse persone e dei proprietari dei locali di Cornuda e Maser che avevano descritto in maniera molto circostanziata l'uomo, ben presto A.C. è stato riconosciuto e denunciato ai carabinieri. E naturalmente degli episodi truffaldini dei quali erano state vittime i due esercenti sono stati informati anche i familiari, che stanchi dei suoi comportamenti fuori regola, hanno da tempo provveduto a chiudergli i rubinetti, tanto da costringerlo a vivere nella sua auto che ha trasformato in una abitazione di emergenza. Il gioco praticamente lo ha rovinato ed ora A.C. avrebbe bisogno soprattutto di un'apposita struttura per uscire da questa delicatissima situazione che lo ha costretto a vivere come un barbone.http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=138174