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Post n°6 pubblicato il 20 Giugno 2012 da panglos
Domani parto, stoicamente andrò incontro al mio destino: giacca, camicia nuova comprata ad una svendita due anni fa, scarpe che calzavo al matrimonio di mio fratello e mai più calzate, cintura nuova abbinata alle scarpe [ché tanto mi serviva una cintura marrone]. Per la cravatta ho risolto. Mio fratello mi ha inviato delle foto col suo parco cravatte: l'ho vista, è lei senza alcun dubbio! |
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Polo, bermuda, sandali con calzini di spugna neri [mi dispiace, ma io i sandali senza calzini proprio non me li sento!]. Se dipendesse da me questo sarebbe l'abbigliamento che indosserei per il matrimonio. Purtroppo capita che si sia invitati e non invitanti, ci si deve quindi adeguare allo stile richiesto da chi ci invita.
Mi consola il fatto che quasi mai devo adeguarmi, l'ultima volta risale a quindici anni fa al matrimonio di mio fratello, di norma me ne frego... se mi si chiede di soffrire una volta ogni diec'anni ci posso stare.
Ciao!
Vado, la sscena di questa recita che chiamano matrimonio mi attende...
Su FB l'ho giurato a mia nipote, Dall'anno prossimo indosserò solo sandali con "fantasmini", ove per "fantasmini mia nipote intende calzini senza polsini... ma perché si chiamano "polsini" giacché incidono non suipolsi ma sule caviglie?!
... mi sono perso, rileggo...
... sì, dicevo, ammesso che dicessi ciò che credo stessi dicendo, "i calzini"... i calzini!!! Chi ha mai parlato di calzini!!!
Pabeluccia, hai l'età dei miei nipoti... consentimi di chiudere con...
... un bacione...
Devo partire dopo il matrimonio, proprio "devo" giacché ho già pagato il biglietto, devo portare con me almeno un pezzo di pane e un pezzo di formaggio... arriverò tardi a Pisa.
Attraverso la strada per entrare nel mini_market-iper_mini_super_mercato che stanzia di fronte alla casa dela mia nobile sorella.
Sulla rampa d'accesso mi accoglie un negro di quelli che nun se ponno vede', tende la mano dicendomi ciao, amico, distrattamente seccato rispondo "ciao".
Compro... pane/100 grammi di salame/1 litro di bianco economico... Sì, non mi occorre altro... esco.
All'uscita c'è lui, il negro che chiede la carità...
... lo guardo e nasce dentro di me una lotta feroce... alla fine vince "lui"...
"lui" mette la mano in tasca, conta trentacinque centesimi e li depone nella mano del negro...
a "lui" però tutto questo non basta... tende la mano al negro... il negro esita e dopo un po' tende la sua... le due mani si stringono... io stringo con forza la sua, ma lui stringe con maggiore forza la mia...