Lega Italia

CASO TELECOM - TRONCHETTI SBGIARDA PRODI


L'ex numero uno di Telecom Marco Tronchetti Provera ribadisce, in un'intervista al "Financial Times", che Prodi sapeva tutto della possibile vendita di Tim, si rammarica per la reazione "inattesa" del governo e per le rivelazioni di Palazzo Chigi sulle trattative che l'azienda aveva in corso. E conclude, deluso: "Mai visto niente del genere". Ma annuncia battaglia e promette: Telecom ne uscirà più forte di prima. "Ho spiegato che avevamo bisogno di flessibilità sugli asset" dice l'ex presidente di Telecom riferendosi al colloquio avuto con il premier "che c'era la possibiltià di vendere parte della rete, parte di Tim, parte di tutto. Ho detto al primo ministro che avevamo bisogno di essere liberi. Tim è stata menzionata chiaramente". Secondo la ricostruzione del quotidiano britannico, ci sono stati più incontri fra Tronchetti e il premier, che era quindi perfettamente al corrente del fatto che i vertici del gruppo volevano concentrarsi sull'integrazione tra banda larga e contenuti, ridisegnando il perimetro delle attività. Certo, l'ex presidente sottolinea che nessuna decisione definitiva era comunque stata presa al riguardo. Tronchetti Provera spiega poi come non avesse spiegato agli investitori i motivi del riassetto. Ma si giustifica dicendo di essere rimasto gelato dall'inattesa reazione negativa del governo e dal fatto che Palazzo Chigi abbia rivelato le trattative in corso con News Corp, Time Warner e General Electric. L'amara sorpresa è tutta nelle parole di Tronchetti. "Non ho mai visto nulla del genere in vita mia. Mi sono dimesso. Non penso che una società come Telecom Italia possa condurre il suo business senza un atteggiamento perlomeno neutrale da parte del governo". Tronchetti stesso dice di aver informato Prodi della vera natura dei colloqui con Murdoch, con cui si parlava di qualcosa di più dello scambio di contenuti. L'ex presidente dice comunque di essere pronto a continuare la sua battaglia