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Per la libertà dei popoli europei e la valorizzazione delle culture locali, per un federalismo che permetta ai cittadini di decidere direttamente per il bene del proprio territorio, per difendere la civiltà contro la barbarie del 3° millennio!

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LA MORTADELLA DA AI SUOI ELETTORI IL BEN SERVITO!

Post n°32 pubblicato il 12 Novembre 2006 da legaitaliana2006

Prodi: "Siamo in Paese impazzito""Ho fatto Finanziaria per il domani"

"Siamo in un Paese impazzito, che non pensa più al domani". Lo ha detto Romano Prodi commentando le reazioni alla Manovra. "Io ho fatto una Finanziaria che pensa allo sviluppo domani e dopodomani, nei prossimi anni a ricostruire il Paese", ha spiegato il premier. "Con una Finanziaria del genere si fanno molti scontenti - ha concluso - ma non ho paura, perché non ci sono le elezioni imminenti".

Il premier, interpellato dai giornalisti in provincia di Bologna, ha poi corretto leggermente il tiro sulla parola in questione: "Ci vuole la responsabilità di tutti perché dobbiamo vivere in un Paese saggio, non impazzito", ha spiegato il premier. "Non si può - ha detto - fare la frittata senza rompere le uova. Questo è governare. Bisogna pensare al domani. E' ora di pensare ai nostri figli, anche a costo dell'impopolarità". Prodi ha voluto sottolineare che "scontentare, avolte, significa fare il bene di tutti", e sui tagli poi ha aggiunto: "Questa finanziaria ha degli aspetti paradossali: tutti dicono pochi tagli di spesa e poi c'è una ferocia contro i tagli che abbiamo fatto, che sono stati meditati, sono giusti e seri; una ferocia impressionante".

"Ferrero non è un caso politico"
Per quel che riguarda il voto contrario del ministro Ferrero al Tfr, Prodi non vuole che si apra un caso politico perché per lui "non lo è", e visto che "al Consiglio dei ministri, come in tutti i paesi seri, si vota anche a maggioranza". ''Sul Tfr - ha aggiunto il premier- non c'era l'accordo da parte di Ferrero e ha semplicemente votato contro senza che questo costituisca nulla. Perché, come ho sempre fatto in vita mia, ogni tanto faccio votare perché, se si aspetta che negli organi collegiali si voti sempre all'unanimità la democrazia viene paralizzata''.

"Andrò a commemorare i caduti di Nassiriya"
Il presidente del consiglio, Romano Prodi, respinge le critiche di chi accusa il governo di commemorare i caduti di Nassiriya in tono minore. "Il presidente del Consiglio - ha detto Prodi - andrà a commemorare i caduti di Nassiriya personalmente. Quindi non applico un tono minore. Lo faccio a Bologna, perché mi sembra doveroso rendere omaggio ai caduti di Nassiriya nella mia città; il simbolo è molto più generale che non bolognese".

 
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