LEGA DEMOCRATICA

CARA GERMANIA .............


 
FAI BENE A MALTRATTARCI   Non vogliamo  evidenziare le cause della crisi mondiale (partita dagli Stati Uniti D'America), di come tale crisi si sia subito riversata sull'Europa (grazie alle agenzie di rating americane per risolvere in parte la crisi degli  USA), ovvero delle ragioni che spingono gli speculatori finanziari internazionali a creare incertezze su taluni Stati, o ancora di quali Stati hanno interesse a comprare i debiti di altre Nazioni; in questa sede vogliamo solo affermare un altro principio.   Preso atto della situazione economica italiana al semi-collasso con lo spreed a quota 550, tutti i politici italiani (proprio coloro che non devono parlare, ma vergognarsi per come hanno ridotto l'Italia) dicono che la Germania dovrebbe aiutare gli Stati più deboli, tra cui l' Italia.   Ebbene, noi siamo del parere che i Tedeschi fanno bene a non aiutare i Paesi in difficoltà che -guarda caso- sono i Paesi a Sud dell'Europa (Grecia, Italia, Portogallo e Spagna).   Questi ultimi si sono comportati negli ultimi decenni come le nostre Regioni meridionali: buchi finanziari, bilanci falsi, debiti macroscopici, disservizi in tutti i settori, nessun investimento serio, elargizioni sproporzionate per consulenze, assunzioni pubbliche, stipendi d'oro a Consiglieri e Dipendenti, interferenze mafiose, liquidazioni principesche, doppi incarichi e conflitti di interessi a iosa, e ....... al limite del fallimento esse chiedono allo Stato (in nome della solita solidarietà unilaterale) di sanare il loro debito.   Non è la prima volta che ciò accade (purtroppo pensiamo non sia l'ultima) e ciò nonostante nulla cambia: maggiori debiti e maggiori privilegi, tanto ...... paga Pantalone.   E no!  Noi siamo dell'avviso che la solidarietà non sia "Imbecillità e/o ingenuità"; si può aiutare una sola volta, poi ........chi continua a sbagliare si assume le proprie responsabilità e si paga il proprio debito.   Così anche la Germania, la quale in passato ha fatto sacrifici ed investimenti, mentre ora si sente chiedere dall'Italia di "assumersi" parte del proprio debito.   In altre parole di aiutare e mantenere al potere proprio quei politici che hanno volutamente creato il dissesto economico in quanto arraffoni, clientelari, conniventi con le associazioni illecite, coloro che hanno consentito l'evasione, l'elusione, la mancanza di controlli, il depauperamento dell'economia e del territorio, ecc..   No, questi politici devono andare a casa al più presto, devono andare a lavorare, devono pagare i danni che hanno creato volontariamente.  Altro che aiuto: costoro credono di fare lo stesso gioco dei meridionali creando un forte debito per poi riversarlo sugli altri.   Occorre smetterla di fare i piangioni e di darci una mossa, incidendo sulle reali cause che hanno determinato un debito pubblico esplosivo: evasione fiscale, lavoro nero, solidarietà dannosa, immigrazione illegale, finta povertà, sussidi clientelari, foraggio gratuito alle associazioni psudo-umanitarie (o no profit o Onlus), difesa dei privilegi alle caste e baronie (sanità, notai, liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, società di comodo, investitori finanziari, ecc.), mantenimento degli enti inutili e delle società partecipate, difesa delle Province, ecc. .   Tutte cose che in Germania non esistono.   Anche a costo di passare per anti-Italiani, noi siamo con la Germania.   Non vogliamo aiuti, dobbiamo essere noi capaci di spazzare via tutto il marcio, tutto il malcostume tipicamente italiano; dobbiamo essere noi in grado di mandare a casa gli imbroglioni, fare rispettare le leggi, dare certezza del diritto e delle pene, difendere il patrimonio pubblico, mandare in galera i faccendieri e tutti coloro che non pagano le tasse, ad iniziare dai finti poveri e dalle società che -grazie ad una legislazione compiacente- consente loro di non pagare le tasse, ottenendo privilegi illegittimi a danno della collettività, sottraendo di fatto i fondi per la ricerca scientifica, la sanità e la scuola.   Tutto questo in nome della Giustizia, della libertà, della democrazia e dell'orgoglio degli Italiani onesti.