Leggere leggero

Brutte situazioni


Dopo essere sceso, per la terza volta in due mesi, alla fermata sbagliata del tram, ricordandomi tra le imprecazioni che avevo lasciato la macchina in un altro parcheggio, sono risalito sul tram (successivo), che mi ha portato fino alla mia auto. Da lì ho guidato fino sotto casa, dove ho parcheggiato. Sceso dalla macchina mi sono incamminato, lungo il parcheggio, verso la mia abitazione. Davanti a me, sul bordo del parcheggio, uno sconosciuto sulla trentacinquina si stava sitemando in testa il casco, stando in piedi accanto al suo scooterone. Ho notato che, mentre gli sfilavo davanti, mi ha guardato prima una volta e poi un'altra, tanto da farmi pensare: "ti regalo una foto?". Fin qui, però, tutto normale. Il problema è che poi ha preso a camminarmi dietro, a una ventina di metri di distanza. Me ne sono accorto subito e quindi ho accelerato l'andatura, infilandomi nel vialetto che va verso l'ambulatorio e la farmacia e poi verso il mio portone. Arrivato a metà del vialetto mi sono voltato ed ho visto che si era fermato proprio all'imboccatura di quest'ultimo, guardando nella mia direzione. Solo allora mi è venuto da pensare: "e se stesse seguendomi per vedere dove abito?". Così mi sono fermato davanti all'ambulatorio, fingendo di aspettare il mio turno. Lui intanto stava lì, in lontanza, armeggiava col cellulare ed aveva ancora il casco in mano.Alla fine se n'è andato e, dopo poco, io anche. Però il dubbio rimane: che diavolo faceva? Mi aveva scambiato per qualcun altro? Ma, se fosse così, perché pedinarmi e non chiamarmi semplicemente? Voleva vedere dove abitavo per poi, magari pensando che uno che si veste in giacca e cravatta sia danaroso, venire a rubare? Ma allora perché mi ha fissato così a lungo quando gli sono passato davanti? Sembrava proprio cercasse ME, non uno ingiacchettato.Forse saranno solo paranoie (ed io me lo auguro tanto), però vi assicuro che non è un'esperienza piacevole