Leggere leggero

Irrevocabilmente


"È giunta l'ora delle decisioni irrevocabili", potrei dire, scimmiottando uno sciagurato individuo che soleva affacciarsi dal balcone di piazza Venezia. Però io non ho consegnato la dichiarazione di guerra agli ambasciatori di Francia e Gran Bretagna, mi sono limitato a presentare poche scarne righe, con le quali comunicavo ad un tutor piuttosto sorpreso che tra pochi giorni avrei posto fine al rapporto lavorativo che ancora mi lega all'azienda. Dopo aver firmato, davanti ai suoi occhi, la lettera di dimissioni mi sono sentito chiedere le motivazioni di questa mia scelta e mi sono quindi intrattenuto alcuni minuti a parlare. Prima ho raccontato della grossa opportunità che mi si è presentata, poi, con ('stavolta) mia sorpresa, mi è stato chiesto se e dove l'azienda avesse sbagliato, non essendo riuscita a trattenermi. Risposto, in qualche modo, a quelle inaspettate domande sono uscito dal suo ufficio, rendendomi conto solo dopo aver varcato l'uscio che ormai non si torna indietro.Oggi mi sono costretto a tuffarmi in avanti senza più voltarmi, a concentrarmi unicamente su questo futuro, dai contorni ancora non ben delineati, che mi si fa incontro a grandi passi.Speriamo bene.