Leggere leggero

Resoconti mitteleuropei


Le avventure non si pianificano, come, del resto, le altre emozioni forti della vita. Venerdì mattina, mentre mi recavo tranquillamente al lavoro, mai avrei potuto immaginare che durante la pausa pranzo ci avrebbero raggiunti un amico slovacco ed un suo amico norvegese, quest'ultimo motivatissimo ad offrire Champagne a tutta la combriccola, incurante dei garbati rifiuti. Non potevo immaginare neanche che al ritorno dalla protratta pausa avrei dovuto fronteggiare non solo la pesantezza di palpebra donata dalle costose bollicine, ma anche un motivatissimo capo ufficio appollaiato sulla spalliera della mia sedia che mi chiede di trovare una degna chiusa per la relazione alla quale stiamo lavorando assieme da giorni. Soprattutto non potevo immaginare che appena finita la giornata lavorativa mi sarei fiondato a casa per fare una doccia al fulmicotone, mettere insieme uno zaino barbaro ed uscire nuovamente a bordo di una macchina a noleggio direzione Praga. Quel famoso venerdì mattina non avrei men che meno potuto immaginarmi la mole di persone che avrei conosciuto in un solo week-end tra Praga e Brno, non avrei potuto immaginare di mangiare piatti tipici che in Italia non toccherei neanche con un bastone, non avrei potuto immaginare di essere morso da un cane nel cuore della notte praghese o di essere fermato da uno sbirro poco amichevole nella scura notte morava mentre guidavo verso il confine slovacco.Ancor meno, avrei potuto immaginare di tornare a casa e trovare che dei piccioni mi hanno nidificato nel balcone.