La Legione Nera

Manca Ricca, poi ho finito


Sapete una cosa? Avete ragione, devo piantarla di scrivere di questi 'paladini' e falsari dell'Antisistema italiano. Ho già detto tanto, fin troppo, ed è tutto pubblicato per chi sa capirlo. Inutile insistere.Ma ci mancava Piero Ricca, che era ancora il più sgarruppato, il più simil-genuino della truppa. Era. Ora è una Star (e ti pareva), e ho l'ultimo commento proprio  per lui. A Ricca l'onore di chiudere il mio lavoro su questa desolante e drammatica piaga italiana.Mail a Piero Ricca del 18/09/09.Signor Alza la Testa, ti ho inviato per due volte un link con preghiera di pubblicazione sulla storia dell'abbandono legale di Report (http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=133), che dimostra come l'ipocrisia più sordida si nasconda proprio nel cosiddetto Antisistema, a danno, grave danno, di tutti gli italiani in buona fede che ci credono; a danno infatti di tutta l'Italia decente. Tu zitto, non rispondi e non pubblichi. Ma poi hai la faccia tosta di denunciare sul tuo blog "l’operazione di pulizia etnica ai danni delle ultime voci non allineate" in riferimento a quell'abbadono legale del programma di Milena Gabanelli. Oggi lo scrivi. Ma dov'eri quando era la Gabanelli a fare pulizia etnica delle "ultime voci non allineate", quando era la Gabanelli in combutta con la RAI a negare l'assistenza legale e a zittire i giornalisti come me? Perché non ne parli oggi, Signor Alza la Testa? Perché non rispondi, Signor Alza la Testa? Forse perché nel 2008 un guizzo di coraggio l'avevi avuto, morto sul nascere, e infatti scrivesti:"Il Caso BarnardAprile 3, 2008 on 5:04 pm | In Informazione | 58 CommentsIeri ho cercato il giornalista Paolo Barnard per un’intervista sulla sua vicenda di “censura legale”, con annessa vertenza con la Rai e polemica con Milena Gabanelli. Il Caso Barnard, che ha già fatto il giro della Rete, riguarda la residua libertà di inchiesta giornalistica in Italia e merita di essere conosciuto, approfondito e dibattuto, senza censure... Torneremo sul tema."Il guizzo si spense come una candela in acqua (chissà perché, chissà per quali considerazioni). E io ne diedi conto in un mio articolo nel seguente modo:"Il 2 aprile 2008 Ricca mi scrive: 'Caro Barnard, vorrei capire meglio la vicenda che la riguarda. Vorrei farle un'intervista, magari video, ma non necessariamente, da far girare online, a partire dal mio blog. Un cordiale saluto, Piero Ricca'. Ne sono felice, accetto... Nel frattempo lo rendo edotto di ciò che penso dell’Industria della Denuncia e dell’Indignazione, e glielo dico chiaro, lui c’è dentro fino al collo. Parliamone. Inoltre gli manifesto il mio disagio di fronte a certi suoi, chiamiamoli, eccessi di provocatorietà nel corso dei suoi arrembaggi a Vip politici o finanziari. Il rischio, suggerisco, è proprio quello di replicare metodi violenti nel nome di una autoreferenziale giustezza civica. Piero si risente un poco, me lo comunica. Il tempo però passa, e dell’intervista che mi voleva fare si sono perse le tracce."Dunque ti sei dato latitante già una volta su questa storia, e ora è la seconda.Alza la Testa Ricca, perché se su questa ipocrisia che avvelena tutti noi la tieni giù, diventa come quella di tutti coloro che detesti. O forse lo è già? Tuo Barnard