SAN REMO

Post N^ 1946


Filastrocca di Gianni RodariLe belle fateLe belle fatedove saranno andate?Non se ne sente più parlare.Io dico che sono scappate:si nascondono in fondo al mare,oppure sono in viaggio per la lunain cerca di fortuna.Ma che cosa potevano fare?Erano disoccupate!Nessuno le voleva ascoltare.Tutto il giorno se ne stavano imbronciatenel castello diroccato ad aspettareche qualcuno le mandasse a chiamare.Girava il mondo per loroin cerca di lavorouna streghina piccina picciò,col naso a becco,magra come uno stecco,che tremava di freddo perchéera senza paltò.E appena la vedevano tornaresi facevano tutte a domandare:«Ebbene com’è andata?Avremo un impiego?»«Lasciatemi, vi prego,lasciatemi respirare,sono tutta affannata«Ma com’è andata?»«Male!C’è una crisi generale.Ho salito tutte le scale,bussato a tutti i portoni,mendicato sui bastioni,e dappertutto mi hanno rispostoche per noi non c’è posto.Vi dico, una cosa seria,altro che storie!Fame, freddo, miseria…La gente ha un sacco di guai:i debiti, le tasse, la pigione,la bolletta del gas,i nonni aspettano la pensioneche non arriva mai…Chi volete che pensi a noi?E poi, e poi,c’è sempre per aria la guerra:ho visto certi generaloni,con certi speroni,con certi galloni,con certi cannonidalla bocca spalancata…Figuratevi come sono scappata.Per noi su questa terra non c’è posto.Ci vogliono cacciare ad ogni costo.Voi se non mi credete,fate come volete.Io per me, faccio il bagaglioe me la squaglio».E le povere fateve le immaginatea fare le valige?Per l’emozione le treccedella fata turchinason diventate grige.Il mago nella frettasi scorda la bacchettae Cappuccetto perde la berretta.Che spavento!Biancaneve ha uno svenimento.Il castello si vuota in un momento.A bordo di una nuvolala compagnia se ne va…Dove, nessuno lo sa.Forse in qualche paesedove si sentono sicure,dove anche i generalivogliono bene alle fatee le circondano di premureperché sono così delicate.Ed ora io mi domando:Torneranno? Ma quando?Nella selva incantataci crescono le ortiche,sul naso della Bella Addormentataci passeggiano le formiche,la porta del Castello è sempre chiusae quando i bimbi chiedono una storiai nonni trovano la scusache hanno perso la memoria…Ma allora torneranno?Io dico di sì.Sapete che si fa?Si va dai generalicon gli stivaliincapricciati di fare la guerrae si dice così:«Signori, per cortesiaandatevene via da questa terra,andate sulla lunao anche più lontanoin un posto fuori mano,dove potrete sparare a tutto spianoe non si sentirà il baccano.Il mattino vi farete svegliarecon un bombardamentoo un cannoneggiamento,a vostro piacimentoe ogni seradirete la preghieracon la mitragliatrice.La gente sarà più felice.Si potrà stare in pacetutti i giorni dell’anno,e di certo cosìle fate torneranno».