Lepinia

* Domenica 19


“Eravamo ad est, ad est del resto del mondo. Cercavamo grotte, pozzi, abissi… Li cercavamo dove nessuno li aveva mai cercati prima, perché li non dovevano esserci… Ed infatti non c’erano. «Buon giorno signori, passaporti e visto prego» «Visto per cosa?» «Per transitare sull’Agri dagi con l’arca» «Su cosa sto transitando?» «Sull’Agri dagi, l’Ararat, con l’arca e tutti gli animali come da programma signor Noè.» «Ma quale arca, io sto dormendo nella mia tenda sotto una tettoia in mezzo ad un campo.« Mi giro per cercare l’appoggio di Fabio ma al suo posto una coppia di Dasiuri maculati mi guardano riottosi indicando l’acqua che sale fuori e dentro l’arca e dando chiari segni di nervosismo, mi sento vagamente confuso. L’uficiale mi guarda impietosito, sembra capire la situazione. «Va be’, per questa volta passi, tanto sono affogati tutti, chi vuole che se ne accorga…» Mi fa cenno con la mano e prima di scomparire anche lui sotto l’acqua che continua a salire lo sento ancora ripetere: «Directo, directo.» Io continuo a sentirmi molto confuso, ma i dasiuri ora mi guardano molto più tranquilli e benevoli.