Lepinia

Tra Finisterræ e Finedimondo


 E fu in quei giorni di luna nuova, che Tom Sayer disse al suo amico Huclebarry Finn: “Hei vecchio, perché non ci costruiamo una zattera con i gambi di fungo e scendiamo lungo il fiume ad inseguire i battelli?” Ad Huclebarry l’idea parve buona, fu così che si costruirono la zattera; la fecero lunga dieci cubiti, larga dieci ed alta due, tutta catramata di pece e vi posero dentro ogni specie di corde e le presero maschie da dieci e femmine da otto. Quando furono sicuri di non lasciare neanche un bullone, allora tagliarono l’ancora con un colpo di scure e si lasciarono prendere dalla corrente, verso la prima cateratta. Erano ormai giunti in vista del folle volo, quando gli si parò d’innanzi un enorme pescecane, mostrando le lunghe file di denti spalanco le fauci e così parlò loro: “anvedi ‘sti due bischeri, io già l’altro giorno mi so’ mangiato Pinocchio, Geppetto ed un’intera tonnara, o che vi siete ingrulliti a girare in codesto modo?” E senza aspettare risposte, l’inghiottì in un sol boccone. p.s. Tra il 30 agosto ed il 2 settembre si torna alle Porte del tempo; sempre più giù, oltre la catastrofe piscocosmica, alla deriva nel mar dei Sargassi, sempre alla ricerca di un fondo con cui dare pace alle nostre menti malate.