Lepinia

Ritorno a Lisergic Point - ovvero nuovissime dall'Erdigheta


Ci risiamo, ci si riprova, questa volta non ho la scusa della gamba rotta, e quindi mi tocca proprio sgattonare nel viscido ventre del Matrix. Alla fine siamo in tre, io e Luca Grillandi dalla Romagna, Paolo da Roma. Devo dire che lungo le ore passate in discesa verso il sifone, ho sperato che in fondo fosse ancora chiuso, che l'inverno orrido avesse definitivamente sigillato il posto. Invece niente, dopo appena cinque ore dall'ingresso, lui era li ad attenderci. Sembrava anche contento di vederci, noi molto meno. Il problema poi non è tanto fare la bustina da tè nella melma, il problema è che dopo continua molto simile a prima. Intendiamoci, ti fa passare, quello è ovvio, altrimenti come farebbe a fregarti, adesso ti fa anche scendere, qualche pozzo, meandro in discesa, ma quando dici, adesso diventa comodo, deve diventare comodo, niente, lui come nulla fosse torna uguale a sei ore prima e ti costringe a sgattonare tra le lame. Dall'ultima punta di Valerio, Luigi e Paolo, siamo scesi forse altri cinquanta metri, cento metri di meandro circa. Poi il sonno delle 2 di notte, il freddo del bel meandro bagnato, pure franoso, e la tristezza di non aver trovato ancora un posto dove fare un campo, ci hanno consigliato di ritornare verso la vita. La grotta ovviamnete continua, fermi su un saltino, forse uno sfondamento su un'altro meandro, boh, qualcosa del genere. Punta sempre verso Pian della Faggetta, NNE, profondità stimata oltre i 350, verso i 400. Questa volta ha dato i numeri pure l'altimetro. Pillola rossa e poi fuori, in qualcosa come dodici ore di ininterroto strisciare. Luca era alla prima esperienza nei meandri Lepini, e la cosa lo ha seriamente perplesso, ma devo dire che nonostante l'abitudine il posto comincia a mettere a dura prova i nervi. La prossima volta Valium per tutti... oddio ho detto la prossima volta... Come al solito abbiamo promesso di non frequentare più posti così ostili alla vita, ma ho paura di pensare, che arriverà un giorno in cui risalendo da non so quale fondo, davanti al sifone, mi verrà da dire 'beh, ormai siamo fuori...'  allora quel giorno la follia del Matrix sarà completa.