Una promessa è una promessa, e Paolo a quella dannata strettoia aveva promesso
che prima o poi sarebbe tornato. Mentre risaliamo i pozzi verso il Nautilus, ci
viene da pensare che però 17 anni sono proprio tanti e se sono passati per noi
speriamo che almeno non se ne siano accorte le corde. L'ultima volta che eravamo
passati da queste parti era il 2001, ed il tutto già sembrava molto lontano.
Allora pensammo bene di andare a vedere la centrifuga d'acqua posta alla base
del Nautilus. ne usci qualcosa a metà strada tra un'immersione e un gioco di
prestigio stile Hudinì sepolto vivo nell'acquario. Uscii come un cane bagnato ma
di prosecuzioni neanche l'ombra. Ero abbastanza convinto di aver chiuso i giochi
con gli Urli, ma non avevo fatto i conti che la Santabarbara a Curve e la
promessa che paolo gli aveva fatto. Già il nome ne aveva fatto una specie di
creatura metafisica, una entità oscura, sospesa a metà del pozzo nautilus, un
posto visto solo da paolo e simone, ovviamente non presente sul rilievo, un
qualcosa di mistico come una specie di serpone atzeco in attesa. Erano ormai
almeno 15 anni che a cadenza semestrale Paolo inseriva l'argomento nei
discorsi... con noncuranza, nei momenti di stanca delle esplorazioni... quando
pozzi e meandri scarseggiavano... potevi stare sicuro che ad un certo punto il
discorso sarebbe arrivato da quelle parti... "e poi ci sarebbe la santabarbara a
curve...lì continua..." per almeno una decina d'anni mi sono smarcato da questa
oscura entità e dall'obbligo di andare a metterci il naso, qualcosa mi diceva
che il posto era infido. Ma una promessa è una promessa. Mentre con marco e
paolo risalgo abbandonando i grandi saloni degli urli per la misteriosa acqua
del nautilus mi viene in mente che assomigliamo tanto al seguito dei tre
moschettieri... Ventanni dopo... peli bianchi, acciacchi vari, ma la stessa
malattia mentale che ci porta contro ogni logica verso posti veramente infami.
un paio di ore dopo ne ho la certezza. dopo i primi dieci metri di strettume
paolo ha un dubbio esistenziale: o lui è cresciuto in altezza o la strettoia s'è
ristretta. con la mazzetta proviamo a rendere umana la curva a gomito che gli
imprigiona il femore, gli va bene che la strettoia accetta la modifica
strutturale; il piano b prevedeva la frantumazione dell'anca per rendere paolo a
misura di strettoia. il peggio però viene dopo. davanti a noi si profila
qualcosa simile alla tana del bianconiglio di alice nel paese delle
meraviglie... una versione rimpicciolita della normale santabarbara, e pure
bella bagnata. Paolo avanti decide di fare l'uomo-spugna, mezz'ora dopo se ne
pentirà amaramente, qualcuno ha dimenticato lo scaldabagno spento e questa volta
la muta è rimasta a casa. ma il problema è che la faccenda non è finita, la
simpatica strettoia si è enormemente allungata negli ultimi 17 anni ed il
saltino visto lo scorso millennio ancora non si vede. adesso è la volta del
meandro-strettoia di fianco, stile erdigheta per gli specialisti, altri 4-5
metri...e finalmente la rosa mistica, la visione del motore immobile... il
pozzetto. adesso il problema è scendere. Da questo punto in poi non so bene
cosa sia successo, so solo che nonostante fossi abbastanza dubbioso alla fine mi
sono ritrovato a fare capriole e ribaltamenti in strettoia fino a ritrovarmi
alla base del saltino di 3-4 metri con il forte dubbio su come ritornare dentro
il budello e uscirne. qualcosa a metà tra una rinascita reincarnata e una
espulsione intestinale. da sopra il resto della banda era ancora ben compresso
nel budello e vista l'acqua fredda non aveva certo voglia di metterci le tende.
le esplorazioni serie andavano rinviate e organizzate. restava però da capire di
che morte morire... avanti il meandro sembra continuare... proseguo con la
circospezione che solo la certezza di essere assolutamente solo può dare...
fortunatamente in confronto a prima sembra tutto largo, poi ad un certo punto
arriva la tanto cercata sosta e frontiera... un bel pozzo da dieci largo, e
sotto qualcosa che sembra crescere... dal fondo allegro sale un lontano rumore
di acqua che corre.
Per oggi può bastare. adesso bisogna aspettare l'estate, poca acqua, niente
bufera di neve all'uscita non possono che migliorare la situazione. il futuro è
oscuro, per ora possiamo solo sognare che la santabarbara a curve sia la mistica
via per nuove e lontanissime regioni... con la fantasia per noi è già la porta
per posti talmente lontani che quando torneremo, una volta difronte al budello
non potremo che dire: "... bè ormai siamo fuori".
Inviato da: a.benassi
il 21/09/2010 alle 17:18
Inviato da: Scintilena
il 20/09/2010 alle 16:23
Inviato da: Scintilena
il 20/09/2010 alle 12:36
Inviato da: Cescosauro
il 28/05/2009 alle 00:50
Inviato da: Anonimo
il 23/11/2008 alle 09:01