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Post n°81 pubblicato il 25 Maggio 2010 da a.benassi
Ci risiamo, ci si riprova, questa volta non ho la scusa della gamba rotta, e quindi mi tocca proprio sgattonare nel viscido ventre del Matrix. Alla fine siamo in tre, io e Luca Grillandi dalla Romagna, Paolo da Roma. Devo dire che lungo le ore passate in discesa verso il sifone, ho sperato che in fondo fosse ancora chiuso, che l'inverno orrido avesse definitivamente sigillato il posto. Invece niente, dopo appena cinque ore dall'ingresso, lui era li ad attenderci. Sembrava anche contento di vederci, noi molto meno. Il problema poi non è tanto fare la bustina da tè nella melma, il problema è che dopo continua molto simile a prima. Intendiamoci, ti fa passare, quello è ovvio, altrimenti come farebbe a fregarti, adesso ti fa anche scendere, qualche pozzo, meandro in discesa, ma quando dici, adesso diventa comodo, deve diventare comodo, niente, lui come nulla fosse torna uguale a sei ore prima e ti costringe a sgattonare tra le lame. Dall'ultima punta di Valerio, Luigi e Paolo, siamo scesi forse altri cinquanta metri, cento metri di meandro circa. Poi il sonno delle 2 di notte, il freddo del bel meandro bagnato, pure franoso, e la tristezza di non aver trovato ancora un posto dove fare un campo, ci hanno consigliato di ritornare verso la vita. La grotta ovviamnete continua, fermi su un saltino, forse uno sfondamento su un'altro meandro, boh, qualcosa del genere. Punta sempre verso Pian della Faggetta, NNE, profondità stimata oltre i 350, verso i 400. Questa volta ha dato i numeri pure l'altimetro. Pillola rossa e poi fuori, in qualcosa come dodici ore di ininterroto strisciare. Luca era alla prima esperienza nei meandri Lepini, e la cosa lo ha seriamente perplesso, ma devo dire che nonostante l'abitudine il posto comincia a mettere a dura prova i nervi. La prossima volta Valium per tutti... oddio ho detto la prossima volta... Come al solito abbiamo promesso di non frequentare più posti così ostili alla vita, ma ho paura di pensare, che arriverà un giorno in cui risalendo da non so quale fondo, davanti al sifone, mi verrà da dire 'beh, ormai siamo fuori...' allora quel giorno la follia del Matrix sarà completa.
Post n°80 pubblicato il 05 Marzo 2010 da a.benassi
E' rientrata il 28 febbraio la spedizione Italo-Francese in nella regione del Khammuane. Quest'anno in Laos sembrava esserci un mezzo raduno speleologico, nei primi mesi dell'anno, il culmine della stagione secca, giravano ben nove diversi gruppi speleo: italiani, francesi, rumeni, inglesi, tedeschi, praticamente mezza europa. Solo il nostro gruppo ha avuto un picco di trenta persone tra speleo e speleosub che mancava solo un Gran Pampel a fine serata. In tutti i casi il numero degli speleologi e direttamente proporzionale ai chilometri di grotte che ancora si trovano. Nonostante siano ormai quasi vent'anni che le esplorazioni sono riprese, il carso laotiano è ancora generoso. Le aree ancora completamente inesplorate non mancano, anzi aspettano. Anche noi nel nostro piccolo qualcosa abbiamo riportato a casa: circa dieci i chilometri di esplorazione, con la bella Tham Pha Lom di oltre 2,5km per +270, che continua, una buona prosecuzione di 2,5 km nel sistema del Nam Koang che arriva così a circa 9km di esplorato e tante altre grotte molto promettenti, lasciate per il futuro, fermi su pozzi o traversi in galleria.
Post n°79 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da a.benassi
"Matrix. Ti interessa sapere di che si tratta? Che cos'è? Matrix è ovunque. È
Post n°78 pubblicato il 29 Settembre 2009 da a.benassi
Buongiorno a tutti. Il fine settimana passato siamo tornati, Paolo Turrini,
Post n°77 pubblicato il 22 Luglio 2009 da a.benassi
Le prime foto della Spedizione dal Montenegro. La stesura dei rilievi ci riserva già le prime buone sorprese! L'Abisso degli Uomini Liberi supera i -325! E se con una botta di culo continua come speriamo.... per ora ci accontentiamo di aver di lunga superato la precedente 'Via per Savino' -265, fatta dalle spedizioni polacche due anni fa e di essere tra le prime 7-8 grotte del Montenegro. A seguire Patagonia Express -95, poi -54, -52 ecc. ecc. fino ad arrivare a quasi 40 ingressi nuovi!
Post n°76 pubblicato il 19 Luglio 2009 da a.benassi
Sono rientrato solo ieri, e leggo purtroppo con ritardo nelle e-mail brutte notizie dall'Honduras. Il nostro amico Jorge Yanez, responsabile della Federazione Speleologica Honduregna, nonchè direttore del Parco Eco Archeologico delle Grotte di Talgua e responsabile per l'Olancho dell'Istituto di Antropologie e Storia dell'Honduras, ci fa sapere che il velo di silenzio che ha avvolto questo colpo di stato nasconde situazioni che stanno evolvendo in modo drammatico. In particolare la situazione appare tesa e confusa anche fuori dalle grandi città, nello specifico la regione dell'Olancho e Catacamas la sua capitale, soffre l'essere città natale del deposto presidente, nonchè suo importante feudo elettorale. Siamo stati molte volte in Honduras per esplorare, organizzare convegni, giocare ai piccoli esploratori, abbiamo molti amici da quelle parti, tra le montagne, nelle città, abbiamo spesso parlato di politica, cultura, ma adesso che le cose non sono più gioco ma vita vera, non so proprio cosa si possa fare di utile. Forse solo non far passare la cosa sotto un assordante silenzio. Vi giro la e-mail di Jorge così come mi è arrivata, con l'invito a diffondere lo sdegno per un colpo di stato che nonostante sia stato condannato da tutto il mondo prosegue nella sua strada di 'normalizzazione' e censura. L'Honduras è un piccolo paese, non ricco, non popoloso, neanche turistico, spesso apostrofato in modo dispregiativo come una delle 'repubbliche dalle banane'. Solo che c'è un equivoco di fondo, chi pronunciava quella frase alla fine del '800 pensava che l'unica forma di stato dovesse essere la monarchia e che la repubblica fosse una cosa poco seria. l'Honduras è stato uno dei primi stati al mondo a scegliere la forma repubblicana, circa 100 anni prima che da noi in italia. Direttamente ispirato all'idea di stato laico e illuminista della rivoluzione francese. uno stato con tre poteri ben distinti come pilastri della democrazia. L'ultima volta che sono stato li, tre anni fa, ho visto interi paesi lottare e protestare contro la privatizzazione delle acque pubbliche. mentre assistevo alle dimostrazioni, non pensavo che avrei trovato lo stesso rischio in italia appena un anno dopo, ma con molta meno mobilitazione di piazza. Sono stato molte volte a casa di Jorge, conosco bene la sua famiglia, i suoi figli, credo quindi di sentirmi emotivamente coinvolto. Penso anche però che chi crede che il destino democratico di un piccolo paese centroamericano non lo riguardi, sbagli di grosso. Chi crede che siano cose di america latina, forse confonde lo spirito dei luoghi con lo spirito del tempo che ci tocca vivere. Andrea Benassi S.O.S Amigos, no habia podido comunicarme con ustedes por el aislamiento que he sufrido: Despues del golpe de estado del 28 de junio a las 4:00am y que nos enteramos a las 6:00 am poque teniamos una actividad con la esposa del presidente a esa hora y en ese preciso momento ella recibio la llamada. A partir de ese momento ha iniciado para nosotros una actividad que no tengo la minima idea cual sera el final. Junto a mis amigos Jeremias Lopez y Marlon Escoto formamos de inmediato un comite de resistencia que ha tenido mucho exito y mientras el ejercito invadia nuestra ciudad montamos una enorme protesta en la plaza central, actualmente nos hemos acantonado con mis amigos y una gran cantidad de personas que tambien han reacionado indignados por la traicion que hemos sido objeto por los golpistas el la entrada al departamento de Olancho justamente en Limones, hemos tenido que detener el trafico y hoy es el 4to. dia, mientras en las ciudades no se encuentra nada como leche, verduras, combustible e incluso los bancos ya no tienen recursos porque los transportes que movilizan el dinero no llegan. El caos es tal que la gente esta concentrada en sus casas y desde las ventanas asoma a veropicicopic El lunes nos movilizabamos en 25 busus hacia la capital y el ejercito disparo contra 8 de los buses, perforandoles las llantas los cuales al momento que fuimos a comprarlas fueron decomisadas. Los medios de comunicacion en su mayoria son propiedad de los golpistas y nos dan informacion que conviene a ellos y si algun medio pretende dar la informacion como es, de inmediato lo cancelan. Llevamos 4 dias luchando de manera pasifica y nos informan que los demas medios internacionales los han bloqueado de manera que no tenemos ninguna informacion pero el el gobierno de facto dice que todo en Honduras esta normal.. Los actos terroristas que estan practicado son inimaginables, nos tienen sin energia electrica y no podemos movilizarnos pues punchan las llantas de los vehiculos y han impuesto TOQUES DE QUEDA desde las 6PM a las 6Am. Yo he recibido muchas llamadas telefonicas por altos comandantes entre ellos dos coroneles del ejercito que hacia tres dias compartia con ellos en mi casa y me habian demostrado su amistad, hoy me han librado una batalla pidiendo que renuncie a mi postura asegurandome que no me traicionaran y que en vez de estar segun ellos perdiendo mi tiempo deberia estar en el trabajo, pero no he aceptado pues mi postura es y sera siempre la misma que PREFIERO MORIR DE PIE EN LA LUCHA, ANTES QUE SERVIR A LOS GOLPISTAS. De mi trabajo come mi familia pero he puesto mi renuncia porque no estoy dispuesto a traicionar a mi pueblo. Actualmente nuestras garantias constitucionales estan suspendidas y mi familia esta oculta y mis hijos no pueden salir para ir a la escuela, me han intervenido mi telefono y hacen llegar a mis hermanos y mis padres mensajes feos. Ellos estan haciendo cualquier accion que pueda reprimir al pueblo, los alcaldes estan huyendo, no se encuentra ningun funcionario en la ciudad. No me puedo movilizar a solas porque me persiguen pero tenemos la esperanza que con el respaldo de los organismos internacionales y la presion de todo un pueblo que se ha tirado a las calles esto va a tener un final resuelto de acuerdo con nuestra lucha, de no lograr este objetivo tendre que abandonar mi pais con mi familia por persecusion politica de la que estoy siendo objeto. El objetivo de escribir todo esto es para que nos ayuden a divulgar este tipo de informacion en los medios de su pais ya que pretenden silenciar las violaciones que estan sucediendo. Ya el Hospital mas grande que tiene Honduras se ha declarado impotente para atender a los heridos por el ejercito y la policia. La sensura esta siendo su fuerte. Espero poder tener otro contacto ya que este fue muy dificil, pronto le enviare algunas imagenes Jorge A. Yanes Catacamas, Olancho Honduras, C.A. Cel. 504-9980-0264
Post n°75 pubblicato il 19 Luglio 2009 da a.benassi
Scaglionati come i musicanti di Brema siamo rientrati in italia dalla spedizione nelle Prokletije (versante montenegrino delle alpi albanesi), posto enorme con potenziale esagerato. Nonostante le sole due settimane a disposizione i risultati non si sono fatti attendere. Dalla zona del Belijc dove avevamo deciso di impostare il nostro campo, (un posto sperso a picco sui lapiez che condividevamo solo con lumache e toposauri ad oltre 2000 di quota) sono scappati fuori oltre 30 nuovi ingressi. Di questi circa una ventina sono stati esplorati e rilevati. Ne è venuta fuori una bella raccolta di pozzi a neve, era prevedibile, tappi e poco buoni dai 20 ai 50 metri di profondità, ma anche tre grottine da -50 circa già strutturate con meandri e affini, un -100 interessante, e dulcis in fundo un bel -300 circa con una incredibile sequenza di quasi 200 metri di verticali e bellissimi meandri pieni pieni di arrivi e giunzioni. Considerato che avevamo portato con noi circa 300 metri di corde e andavamo a naturali e spit, di più si faceva fatica a fare. il discreto abisso è già diventato la grotta più profonda del massiccio nonchè una delle importanti del montenegro, ma considerato che sotto i piedi ci sono oltre 600 metri di potenziale... se il vento continua a girare bene il bypass per proseguire forse l'abbiamo già trovato. ci siamo dovuti fermare su pozzo dopo aver finito anche l'ultimo metro di corda, longe compagnia bella, ormai rimanevano solo le stringhe degli scarponi. Considerato che questa si apre sotto i 2000 e che le cime superano i 2500 abbiamo di che sognare. Il ritorno è ovviamente già in cantiere, magari con qualche maglia della salute in più nello zaino, buona pure per incartare qualche chiodo da ghiaccio, visti 2 gradi scarsi, l'acqua fresca e l'abbondanza di granite sospese.
Post n°74 pubblicato il 23 Giugno 2009 da a.benassi
Stufi di fare danni sui Lepini abbiamo deciso di meritarci una pausa oltremare. A giorni, il 4 luglio, partiremo quindi per una prima spedizione in terra di Montenegro. Ottimo posto dove cercare il vuoto, e non a caso qualcuno il posto lo bazzica. Per ora prevalentemente dall'europa orientale. Noi, dopo aver radunato l'eterogeneo gruppo dai quattro angoli d'italia in quel di Bar, ci dirigeremo verso il triplice confine con Kosovo e Albania, verso le Prokletjie, i Monti Maledetti. la nostra meta sarà l'altopiano del Belic, un simpatico posticino oltre i 2000 di quota, abbastanza nuovo per essere in europa, tanto da essere bazzicato solo da un paio d'anni da spedizioni polacche. Il posto è grande, oltre 80 km2 ed il potenziale supera ovviamente i mille. Noi lanciamo i dadi e ci proviamo.
Post n°73 pubblicato il 26 Maggio 2009 da a.benassi
Ultime da Paolo...
Questo fine settimana siamo tornati all'ouso della Macchia, alias Pasquetta, per
Post n°71 pubblicato il 12 Aprile 2009 da a.benassi
E' rientrata qualche giorno fa la microsquadra da due in prespedizione alla ricerca di nuove zone in Honduras. Il solito inossidabile Pollo (Giovanni Polletti) ormai Don Pojo per tutto il centro america da Bogotà a Cancun, in compagnia di un baldo giovane di buone speranze, Fabio Giacomello, hanno passato un mese a grufolare tra selve, macchie a afffini tra il dipartimento di Yoro, Franscisco Morazon ed il solito Olancho. Alcuni dei punti identificati in tante serate alcoliche aspettano purtroppo ancora di essere raggiunti, il mistero in honduras sembra spostarsi sempre una manciata di chilometri oltre. Probabilmente a chi abbia voglia di perdersi veramente di brutto tra le selve di Yoro, tra i monte dell'Armada e la catena del Rompiculo (si chiamano veramente così) si riveleranno situazioni molto interessanti. Per questa volta è rimasto il mistero e la certezza che di comodo non si trova nulla neanche a Yoro. Nuova scoperta invece a Pian Bonito. La capanna speleo ha resistito bene agli ultimi uragani, così come Ramon e tutta la sua famiglia. Tra una piantagione di caffè e l'altra è scappata fuori una bella grotta nuova nuova dove eravamo passati tante volte, sulla via della mitica Joya di Zacate. Ormai quella zona è diventata un bel puntaspilli di sistemi ingressi e affini, chissà che prima o poi qualcuno non trovi il mistico collettore che dal Resumidero ti sputa direttamente a Gualaco.
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Inviato da: a.benassi
il 21/09/2010 alle 17:18
Inviato da: Scintilena
il 20/09/2010 alle 16:23
Inviato da: Scintilena
il 20/09/2010 alle 12:36
Inviato da: Cescosauro
il 28/05/2009 alle 00:50
Inviato da: Anonimo
il 23/11/2008 alle 09:01