Le ragioni del mare

Il tempo di festeggiare


"La questione del tempo è davvero di cruciale importanza. Infatti, se esiste una sorta di finalismo per quanto concerne l'universo e per l'essere umano che vi è contenuto e che paradossalmente lo contiene, poiché nel microcosmo umano c'è tutto il macrocosmo stellare, e anche di più, in quanto l'essere umano va oltre i limiti fisici dell'universo, allora il finalismo deve esistere anche per il tempo che scorre...Noi possiamo anche dire che la funzione del tempo è quella di favorire questa progressiva autoconsapevolezza, che è poi la coscienza della propria umanità, in quanto il principio generale dell'universo è lo sviluppo del senso di umanità e ogni deviazione da questo scopo comporta un ritardo nell'adeguamento della coscienza soggettiva al fine per cui lo scorrere irreversibile del tempo ha un senso...Ogni cosa che impedisce all'uomo di essere quello che è, ogni cosa che lo ostacola in questo cammino, pone dei ritardi che vanno poi recuperati (è singolare però il fatto che ogni tentativo di distruggere con la violenza questi fattori che ritardano l'affermazione dell'identità di sé, si pone in contraddizione proprio con questo obiettivo). Il tempo scorre a prescindere dall'autoconsapevolezza umana, ma non scorre invano, per nessun essere umano della terra......La percezione che abbiamo del tempo determina profondamente il nostro modo di agire. Il fatto di credere che la nostra vita abbia un tempo limitato, oltre il quale non esiste che il nulla, incide inevitabilmente sul nostro modo di rapportarci ai valori...Da che cosa ci è dato lo scorrere del tempo? Noi diciamo dal moto della terra attorno al sole e attorno al proprio asse: 24 ore x 365 giorni e 1/4. Noi possiamo calcolare il tempo della nostra vita contando non solo gli anni, ma anche soltanto i mesi o i giorni o le ore o i minuti o persino solo i secondi. Se contassimo i millesimi di secondo verrebbero fuori cifre astronomiche...Ma, il fluire del tempo lo avvertiamo anche in rapporto alla nostra condizione fisica: col passare degli anni noi invecchiamo e non c'è modo di tornare indietro. E questo ci pesa, a volte ci angoscia. Tutto quanto facciamo per fermare il tempo (lifting, trapianti, ibernazione, rapporti con partner molto più giovani di noi...) è semplicemente illusorio. Siamo come bambini che sogniamo a occhi aperti e non vogliamo rassegnarci all'ineluttabilità di un destino comune......Il tempo ci trasforma continuamente. Mutano le nostre fattezze e anche dentro di noi avvengono continui cambiamenti. Non c'è nulla di statico in questo mondo, nell'universo...Il tempo a disposizione è limitato, poiché la legge dell'universo è la trasformazione perenne della materia...Perché abbiamo bisogno che tutto ritorni da dove era iniziato? Perché abbiamo bisogno di questo feedback, di questa ricapitolazione di tutte le cose, che gli antichi chiamavano "apocatastasi", quando, nell'ambito delle civiltà, il punto di partenza e quello d'arrivo sono diversissimi tra loro?"Il tempo, come definirlo? Siamo arrivati al 31 Dicembre, il feedback.E' finito un frammento di tempo, allora bisogna festeggiare la fine di un tempo e festeggiare l'inizio di un tempo.Ma, non pensiamo al tempo che passa in noi, restiamo sempre bambini, tanto c'è il feedback.Chiudiamo con una bellissima poesia di Ungaretti: Allegria di Naufragi, del 14 febbraio 1917;"L'espressione Allegria di naufragi è un ossimoro, cioè parole vicine che hanno però un significato opposto; in questo caso naufrago è colui che si salva dopo una tempesta e la nave viene abbandonata; allegria indica uno stato lieto. Eppure dopo ogni naufragio l'uomo, il superstite sente rinascere in sé la volontà di ricominciare da capo: questa vitalità istintiva è la sua allegria. La duplicità insita in questa immagine si ritrova in tutta la sua produzione, incentrata sulla contrapposizione tra morte-vita, delusione- illusione", il bellissimo commento è di Maurizio Dardano.Buon Anno. 
  Allegria di Naufragi Versa il 14 febbraio 1917E subito riprendeIl viaggioComeDopo il naufragioUn superstiteLupo di mare.