“Nel silenzio, l'ansia spingerebbe la gente a riflettere, e non si può prevedere che cosa avverrebbe alla coscienza. La maggior parte delle persone ha paura del silenzio, per cui quando viene meno il rumore continuo, per esempio di una conversazione, bisogna sempre fare, dire, fischiare, cantare, tossire o mormorare qualcosa. Il bisogno di rumore è quasi insaziabile, anche se a tratti il chiasso ci sembra intollerabile. E' però sempre meglio che niente. In quello che viene significativamente chiamato "silenzio di tomba" ci sentiamo a disagio. Perché? Forse ci sono i fantasmi? Non credo. Ciò che davvero temiamo è quello che potrebbe provenire dalla nostra interiorità, e cioè tutto quello da cui cerchiamo di tenerci lontani con il rumore”. Carl Gustav Jung. Per noi che crediamo nella razionalità, che troviamo forza nelle spiegazioni scientifiche, i momenti del silenzio sono forse ancora più difficili da gestire. Bello ascoltare il proprio silenzio, capire il silenzio può aiutare a guardare se stessi. “Ascolto il tuo silenzio e ti offro il mio. Che possa avvolgerti in un abbraccio, che ti faccia sentire meno solo, che ti aiuti a continuare a respirare”. Anonimo.“Stare in ascolto del silenzio. Il silenzio non è il luogo della passività o dell’isolamento, ma lo spazio originario dove ridare voce all’essenziale, alla dimensione più vera di noi stessi, al senso complessivo del vivere”. Riflessione, tratta da L’esercizio del silenzio di Pier Aldo Rovatti, indica la dimensione del silenzio, inteso come spazio, in senso figurato, che possa dare voce all’anima, per adattarsi ai linguaggi di oggi. Un concetto filosofico, potremmo citare Freud. Il silenzio e la parola, egli ha più volte contemplato la possibilità dell’esistenza di comunicazioni tra creature umane che avvengano a livello telepatico, ovvero senza bisogno dell’uso della parola. Nel 1932 scrive: “Il fenomeno dell’induzione del pensiero è molto vicino alla telepatia...Esso dà per certo che processi psichici in una persona...possano trasmettersi attraverso lo spazio libero a un’altra persona, senza valersi delle vie conosciute di comunicazione fondate su parole e su segni”. Il processo telepatico consisterebbe nel fatto che un atto mentale di una persona suscita il medesimo atto in un’altra persona. Ciò che sta tra i due atti mentali può benissimo essere un processo fisico, ove lo psichismo a un’estremità si trasforma appunto in questo processo fisico, e quest’ultimo, all’altra estremità, si trasforma nel medesimo psichico. Freud avanza, dunque, l’ipotesi che il pensiero sia stato il mezzo arcaico di comunicazione tra gli individui, e la parola quello più recente. Questa sarebbe in grado di avvalersi di quei segni che gli organi di senso sono in grado di captare, questa seconda parte della frase è in contraddizione con la prima. Infatti, la trasmissione psichica diretta era quella di cui meglio si avvalevano i sensi. Mentre la telepatia è uno strumento di comunicazione diretto e non contaminato dalle sovrapposizioni dell’Io, è il silenzio lo strumento rivelatore, non la parola, ed è attraverso quello che avviene la comunicazione telepatica, come anche attraverso l’eccitazione della folla.Una lettura dei grandi silenzi che hanno fatto grande la filosofia. L' altro grande silenzio è quello di Zarathustra di Nietzsche: “Mai avevo udito un tale silenzio attorno a me tanto che il mio cuore fu atterrito”. Un altro grande silenzio è quello che deve gravare su tutto ciò che non è comprensibile per ordine logico: “ciò di cui non si può parlare si deve tacere” di Ludwig Wittgenstein.Come non parlare del silenzio di Dio, il silenzio della ragione, la voce del silenzio, “la sottile voce di silenzio”, ha affermato il rabbino Benedetteo Carucci Viterbi.Il silenzio di Dio non sia in verità il suo modo particolare di comunicare con l'uomo e il rapporto tra 'silenzio di Dio' e 'parola di Dio' sia più dialettico di quanto non sembri a prima vista e più misterioso, di modo che credente e non credente vengono messi radicalmente in questione non solo dalla parola di Dio ma soprattutto dal silenzio di Dio. Il silenzio di Dio davanti alla sofferenza inutile diventa quindi lo spazio attraverso cui l'uomo viene interrogandosi, la possibilità, sperimentata in mezzo alla vita, dicendole sì ogni momento (vedi la concezione del si, post del 31 agosto). Il silenzio è la voce di Dio. Dio ci parla solo nel silenzio. Nel silenzio di una notte di 2000 anni fa Dio si fece bambino. Nel silenzio Dio compie le sue grandi azioni. La Parola si fece carne....quel Logos era silenzio.Citazioni:“Il silenzio, più della parola, rimane la sostanza e il segno di ciò che fu il loro universo e, come la parola,il silenzio s'impone e chiede di essere trasmesso”. Wiesel, Al sorgere delle stelle.“Tu presti fede a quel che senti dire. Ma dovresti credere a quanto non vien detto: il silenzio dell'uomo si accosta alla verità più della sua parola”. Kahlil Gibran.“...la Vita canta nei nostri silenzi, e sogna nel nostro sonno. Anche quando siamo sconfitti e oppressi, la Vita sta in alto sul suo trono. E quando singhiozziamo, la Vita sorride nel giorno, ed è libera anche quando noi trasciniamo le nostre catene...”. Il giardino del profeta, Kahlil Gibran.“Dicono che il silenzio sia di chi s'accontenta; ma io vi dico che il rifiuto, la ribellione e il disprezzo si annidano nel silenzio”. Khalil Gibran.“Ho imparato che in realtà si ha più potere quando si tace, perché così almeno la gente comincia a dubitare di sé stessa”. Andy Warhol.“Chi non comprende il tuo silenzio probabilmente non capirà nemmeno le tue parole”. Elbert Hubbard. “Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici”. Martin Luther King.“Vedi, in questi silenzi in cui le cose s' abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto, talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura, il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità Lo sguardo fruga d'intorno, la mente indaga accorda disunisce nel profumo che dilaga quando il giorno più languisce. Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana che si allontana qualche disturbata Divinità”. Da "I limoni" di E. Montale, Ossi di Seppia.“Il linguaggio dell`amore è un linguaggio segreto e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso”. Roberto Musil.“Silenzio... splendore dei forti, rifugio dei deboli”. Charles de Gaulle. “Non tratto le note meglio di altri pianisti. Ma le pause tra le note oh! e' lì che stà l'arte”. Artur Schnabel. “Dopo il silenzio ciò che si avvicina di più nell'esprimere ciò che non si può esprimere... e' la musica”. Aldous Leonard Huxley. “Ascolta, figlio, il silenzio. E' un silenzio ondulato, un silenzio, dove scivolano valli ed echi e che piega le fronti al suolo”. Federico Garcia Lorca.